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Forti e concordi segnali di ripresa per il mercato del vino in Italia …Il mercato del vino italiano sembra tornare a correre, dopo un anno e mezzo di grande sofferenza. Lo dicono il sentiment delle enoteche italiane, registrato da WineNews, i dati sull’export del primo trimestre 2021 che raccontano di un recupero rispetto allo stesso periodo 2020, ma lo dicono anche i dati sugli imbottigliamenti e sulle fascette di stato che WineNews ha raccolto tra i Consorzi di alcune delle denominazioni più importanti d’Italia. L’imbottigliato complessivo delle 13 denominazioni tutelate dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, registra un incremento del 5% nei primi 5 mesi 2021 (sullo stesso periodo del 2020), il numero più alto degli ultimi quattro anni. Le cose vanno bene anche nelle Langhe, dove il complesso degli imbottigliamenti, fino a maggio, è cresciuto del +19,7%, con punte del +27% per il Barolo, del +28% per il Barbaresco e del 26% per il Langhe Nebbiolo. Vola anche la Valpolicella, che, nel complesso, fa +18%, negli imbottigliamenti, rispetto al pari periodo dello scorso anno (e +14% sul 2019). Con il picco del +38% per l’Amarone, il dato migliore da un decennio, sottolinea il Consorzio Vini Valpolicella. Tra i grandi rossi, continua a volare il Brunello di Montalcino: le fascette di stato consegnate ai produttori sono a +49% nei primi 5 mesi 2021 rispetto al 2020 (ma anche alla media degli ultimi tre anni, con un picco del +91% maggio su maggio). Bene anche il Chianti Classico, con il Consorzio che registra il +31%, in termini di fascette consegnate. Situazione positiva anche per la denominazione più grande della Toscana, il Chianti, che ha registrato una crescita delle vendite del +9% (dato riferito ai primi 4 mesi del 2021 sul 2020, ndr). Positivo anche il trend di Bolgheri, i cui imbottigliamenti, segnala il Consorzio sono in crescita del +2,2%. Tra le grandi denominazioni italiane a trazione rossista, è positivo anche il bilancio della Doc Sicilia, che, vede una crescita degli imbottigliamenti del +6%. Una crescita in linea con quella nei numeri del Consorzio Vini Alto Adige, guidato da Andreas Kofler, che parlano di imbottigliamenti in crescita del +6,4%. Ma arrivano dati positivi anche da alcune delle più importanti denominazioni prettamente bianchiste d’Italia: nel Soave gli imbottigliamenti, nei primi 5 mesi 2021, sono cresciuti del +12%, mentre quelli del Verdicchio dei Castelli di Jesi, segnano il +7%. Molto bene anche il Collio, perla bianchista del Friuli-Venezia Giulia, che chiude i primi 5 mesi 2021 con imbottigliamenti in crescita del +15%, ed il Lugana, che dichiara un aumento dell’imbottigliamento del +18,8% (nei primi 4 mesi del 2021 sul 2020). Sul fronte delle bollicine, corre la locomotiva Prosecco. Le fascette del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, segnano il +5,2%, mentre quelle del Prosecco Doc, registrano una crescita superiore intorno al +18%, anche grazie al successo della nuova tipologia rosè. Mentre tra i grandi Metodo Classico, spicca il +48% nelle vendite (nei primi 4 mesi)

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