“Le prime indiscrezioni sulla proposta britannica di ridurre ancora di più le risorse per l’agricoltura sono inaccettabili”: è secco il commento del presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, alle recenti evoluzioni del negoziato europeo sulle prospettive finanziarie per il 2007-2013.
“Siamo in attesa dei dettagli della proposta della presidenza di turno da discutere al prossimo Vertice europeo di dicembre - ha detto Vecchioni - ma già la proposta Blair ci sembra estremamente dannosa per il settore agricolo”.
Confagricoltura ricorda che già l’ipotesi di compromesso di Lussemburgo del giugno scorso, su cui si è arenato il negoziato, prevedeva un taglio di quasi il 20% ai fondi per lo sviluppo rurale, rubrica di estrema importanza per l’agricoltura italiana.
“E’ poca cosa rimettere in discussione il ‘rimborso’ al Regno Unito, se poi si propongono ulteriori tagli allo sviluppo rurale ed al fondo di coesione - ha concluso Vecchioni -. Gli agricoltori europei hanno bisogno di una prospettiva finanziaria di medio termine affidabile. Con la riforma del 2003 sono già stati fatti notevoli sacrifici; non si può rimettere tutto in discussione, quando ancora le novità non sono entrate in vigore”.
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