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Biologico, settore che si conferma “anticiclico”: 2014 ottavo anno di crescita, con numeri record, oltre 55.000 operatori, 1,4 milioni di ettari di superficie e consumi a +11% nell’ultimo anno. Così la Cia per il “Sana” (Bologna, dal 12 settembre)

Il biologico si conferma un settore “anticiclico”: il 2014 è l’ottavo anno di crescita ininterrotta, con numeri record. Oggi, con oltre 55.000 operatori che investono l’11% della superficie agricola nazionale (1,4 milioni di ettari), colloca l’Italia tra i principali leader internazionali. E accanto alla crescita produttiva c’è anche quella “a tavola”, con le vendite di prodotti bio che aumentano ormai ininterrottamente dal 2006. Se infatti nell’ultimo anno i consumi alimentari italiani si sono ridotti dello 0,2%, l’apprezzamento delle famiglie per i cibi biologici non si è arrestato, tanto che il valore della spesa bio è cresciuto dell’11%. A dirlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori a pochi giorni dall’apertura del “Sana”, il Salone internazionale del Biologico e del Naturale n. 27 a Bologna, dal 12 settembre.
Nell’eccezionale patrimonio agroalimentare italiano, sottolinea la Cia, l’agricoltura biologica rappresenta sempre di più un elemento di successo e “la prossima edizione del “Sana” sarà una nuova opportunità da sfruttare, sia per consolidare il ruolo del biologico made in Italy sui mercati sia per analizzare la Strategia nazionale per il settore che il Ministero delle Politiche Agricole ha messo a punto in seguito alle modifiche della normativa comunitaria”, afferma il presidente della Cia Dino Scanavino.
Numeri importanti quelli del settore, evidenzia ancora il presidente della Cia, “che premiano gli sforzi e i sacrifici degli agricoltori i quali, attraverso la produzione biologica, diventano protagonisti nei processi di valorizzazione territoriale e di conservazione e implementazione della sostenibilità ambientale”.

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