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VINO E TERRITORI

Bolgheri, gemma del vino italiano, guarda al futuro confermando la sua guida tutta al femminile

Ancora Albiera Antinori (Guado al Tasso) presidente, con “le vice” Cinzia Merli (Le Macchiole) e Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido)
ALBIERA ANTINORI, BOLGHERI, CINZIA MERLI, PRISCILLA INCISA DELLA ROCCHETTA, TERRITORIO, vino, Italia
Cinzia Merli, Albiera Antinori e Priscilla Incisa della Rocchetta, guida della Doc Bolgheri

Territorio del vino italiano tra i più in forma del momento, da sempre laboratorio vinicolo a cielo aperto e motore storico del rinascimento del vino italiano, culla di molti dei vini italiani più preziosi e ricercati nel mondo, Bolgheri sarà ancora guidato dalla triade tutta al femminile con Albiera Antinori, alla guida di Antinori (che, a Bolgheri, possiede la Tenuta Guado al Tasso), come presidente del Consorzio Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, e Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido) e Cinzia Merli (Le Macchiole) come vicepresidenti. Quello di Albiera Antinori, sottolinea una nota, è il secondo mandato, dopo i due precedenti di Federico Zileri Dal Verme e i sei consecutivi di Nicolò Incisa della Rocchetta, primo presidente dalla nascita del Consorzio nel 1995.
Una conferma che testimonia ancora una volta l’unità di intenti ed il grande lavoro che sta facendo il territorio, che è ormai stabilmente una delle gemme più preziose dell’enologia toscana, italiana e mondiale. Con il prezzo medio a bottiglia a scaffale più alto in Italia e nei mercati del mondo tra tutte le denominazioni italiane, per esempio, ed una produzione 2021 che ha superato oltre 7,2 milioni di bottiglie (dai 6,5 milioni nel 2020) per un giro d’affari di 150-170 milioni di euro. Grazie a vini che sono prodotti da 66 cantine in un territorio bellissimo, ricco di natura e biodiversità, tra le colline e il mare, ma davvero molto piccolo: poco più di 1.350 ettari di vigneti preziosissimi che oggi hanno quotazioni tra le più alte d’Italia (oltre 500.000 euro ad ettaro, da stime WineNews, nel susseguirsi di acquisizioni da inizio 2022) , e in cui i vitigni internazionali, ma non solo, hanno trovato massima vocazione. Vini che, anche per questo, sono diventati tra i più apprezzati dalla critica e dal mercato, tra i più desiderati dai collezionisti e tra i fine wine più performanti, cercati e scambiati sul Liv-ex, a partire dal Sassicaia, dal Masseto e dall’Ornellaia. E con cantine private e capitalizzate, tra vigne ed immobili, con una redditività tra il 39% ed il 40%, che è un dato territoriale elevatissimo.
Numeri importanti, che raccontano di un territorio capace, come pochi altri, di muoversi insieme, come toccato con mano a “Bolgheri Divino”, ad inizio settembre, e come testimoniato anche dall’’assemblea dei soci, dello scorso lunedì, la più partecipata di sempre (80% di voti presenti), che ha eletto il cda di cui, oltre ad Albiera Antinori, Priscilla Incisa della Rocchetta e Cinzia Merli, fanno parte anche Marilisa Allegrini (Poggio al Tesoro), Martina Chiappini (Chiappini), Dario Di Vaira (Dario Di Vaira), Giovanni Geddes Da Filicaja (Ornellaia e Masseto), Stefano Granata (I Luoghi), Fabio Motta (Fabio Motta), Giacomo Satta (Michele Satta) e Federico Zileri Dal Verme (Castello di Bolgheri - Argentiera).
“La particolare compagine sociale di Bolgheri - sottolinea ancora una nota - ha portato alla presenza quasi esclusiva di aziende che svolgono tutte e tre le fasi produttive; pertanto, ogni consigliere eletto rappresenta in eguale misura le categorie di viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, che appunto coincidono”. Ennesima peculiarità di un territorio unico, che di recente vi abbiamo raccontato, tra storia e futuro, anche in questo video.

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