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FINE WINE

Bordeaux 2018, domanda in aumento secondo i wine merchant, in attesa dei prezzi ex-chateaux

Sondaggio Liv-Ex: Lafite vino dell’anno di una vendemmia da 95,5 punti su 100, Branaire Ducru l’etichetta “value” su cui scommettere
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Crolla la quota di Bordeaux sul mercato secondario del vino

Dopo gli assaggi delle scorse settimana, per i vini di Bordeaux, a loro modo “termometro” del mercato dei grandi vini a livello generale, ora l’attesa è tutta per il rilascio dei prezzi ex-chateaux. Tra i 5 premier cru (Lafite, Latour, Margaux, Haut-Brion e Mouton Rothschild), ancora, nessuno si è pronunciato, ed a “fare prezzo”, tra i nomi più importanti, per ora è stato solo Angelus, fissando il prezzo a bottiglia a 252 euro per la vendemmia 2018, l’8,7% in meno del 2017. E questo, secondo molti wine merchant, è un buon segnale per una campagna dei prezzi en primeur che molti, sperano, sia a ribasso rispetto al recente passato, per ridare slancio ad uno dei territori più importanti del vino mondiale che, al di là dei grandissimi nomi di assoluta eccellenza, in un’annata particolarmente florida come la 2016 è arrivata a produrre 770 milioni di bottiglie. Ma, intanto, qualche indicazione è già possibile trarla, almeno secondo il sondaggio post en primeur 2018 del Liv-Ex, che annovera tra i suoi membri 430 dei più grandi venditori e compratori di fine wine. Secondo cui, a livello qualitativo, i 10 vini migliori della vendemmia 2018 sono Lafite Rothschild, Cheval Blanc, Vieux Chateau Certan, Petrus, Lafleur, Mouton Rothschild, Pichon Lalande, Calon Segur, Margaux, e, a pari merito, Ausone e Haut Brion.
Tutti grandi nomi del bordolese, ma ci sono anche vini dai prezzi più accessibili su cui scommettere. I “value wines” come li definisce il Liv-Ex, considerato quelli per cui ci si aspettano prezzi di rilascio sotto i 700 euro a cassa, che sono, nell’ordine, Branaire Ducru, Capbern, Rauzan Segla, Domaine Chevalier, Beychevelle, Labegorce, Beau Sejour Becot, Dame Montrose, Quinault l’Enlclos e Lafon Rochet. Tutte espressioni di un’annata che, secondo i membri del Liv-Ex, “vale” 95,5 punti su 100, di pochissimo dietro ad altre grandi annate recenti come la 2010 e la 2009 (96 punti) e la 2016 (95,9).
Ma forse l’indicazione più interessante è per l’attesa sui livelli di domanda per la campagna 2018, con la grande maggioranza (69,3%), che si aspetta una crescita sul 2017, ed il 22,6% che prevede stabilità, contro il 7,9% che dice che, invece, la domanda dei vini di Bordeaux 2018 sarà in calo sul 2017. Molto, ovviamente, dipende dal prezzo. Prezzo che, in generale, al di là dei desideri di ribasso, la maggior parte dei wine merchant si aspetta in crescita del 15,6% sul 2017, ma in calo del -4,8% sulla campagna 2016.

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