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CRISI DEL VINO FRANCESE

Bordeaux, condannati i négociant per aver acquistato vini a prezzi troppo bassi (1 euro a bottiglia)

La sentenza senza precedenti per il mancato rispetto della Legge Egalim era attesa nei giorni scorsi: risarciranno il produttore con 350.000 euro
Bordeaux, GABRIEL ATTAL, LEGGE EGALIM, NÉGOCIANT, PREZZI, VINO FRANCESE, Mondo
Sentenza senza precedenti a Bordeaux

La sentenza era attesa in questi giorni, come avevamo raccontato su WineNews, ma l’esito è senza precedenti: i due importanti négociant di Bordeaux Cordier e Maison Ginestet accusati di aver acquistato vino sfuso in tonneaux a prezzi troppo bassi, ovvero l’equivalente di 1 euro a bottiglia, il 22 febbraio, sono stati condannati dal tribunale commerciale di Bordeaux a pagare 350.000 euro di risarcimento a Rémi Lacombe, produttore del Médoc, che li aveva accusati di aver violato la Legge Egalim sui prezzi agricoli, e in particolare l’articolo 442-7 del Codice del Commercio mai applicato dai Tribunali dalla sua creazione nel 2019. E, infatti, è la prima volta, riporta il magazine francese “Le Figaro Vin”, che la giustizia condanna gli acquirenti di prodotti agricoli per aver applicato prezzi “abusivamente bassi”. Intanto, il Primo Ministro francese Gabriel Attal, alle prese con la crisi del vino francese e la protesta degli agricoltori come raccontiamo praticamente ogni giorno, ha annunciato di voler presentare una nuova legge entro l’estate per “rafforzare il sistema Egalim”.
Rémi Lacombe aveva venduto quasi 8.500 ettolitri dell’Aoc Médoc a Cordier e Maison Ginestet nel 2021 e nel 2022, a prezzi di 1.150 o 1.200 euro a tonneaux (900 litri), a seconda delle annate intorno, pari a un euro a bottiglia, un prezzo giudicato dal produttore molto inferiore alle sue reali quotazioni che oscillano tra 1.500 e 2.000 euro. Secondo il Tribunale di Bordeaux, che ha emesso la sentenza, i négociant non hanno negoziato i prezzi con il produttore.

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