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VINO E COVID

Borgogna, nel primo trimestre 2020 tiene l’export, ma si aspettano i dati negativi di aprile

I dati del Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne. Mentre la vigna va avanti, ed è in netto anticipo sulla norma
BORGOGNA, CORONAVIRUS, vino, Mondo
I filari di Pinot Nero in Borgogna

Anche la Borgogna del vino, Regione tra le più prestigiose al mondo, fa i conti con il Covid, ma anche con una stagione che sembra decisamente anticipata. Con i produttori divisi, come i colleghi di tutto il mondo, tra una natura che va avanti al netto delle dinamiche economiche del mondo, mentre i mercati, tra ristoranti chiusi e scambi fermi, soffrono pesantemente. E così, se nei primi 3 mesi 2020, le esportazioni hanno sostanzialmente tenuto (il saldo è del -0,7% sullo stesso periodo 2019, frutto di un marzo contrastato che ha azzerato la crescita registrata in gennaio e febbraio), a preoccupare sono i dati che arriveranno da aprile, dove si misurerà la perdita delle vendite soprattutto nel canale Horeca che si è fermato per il lockdown, in Francia ed gran parte del mondo, che è vitale anche per i grandi vini di Borgogna. Dati del Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne (Bivb).
“Alcuni mercati stanno andando bene, in particolare grazie alle vendite della distribuzione, come il Regno Unito, o Canada e Scandinavia, grazie ai monopoli. E anche l’Asia sta ripartendo, seppur lentamente”, ha detto Louis-Fabrice Latour, presidente del Bureau, sottolineando come, invece, su mercato interno la situazione sia più complessa, visto che la maggior parte delle vendite dei vini di Borgogna passa da ristoranti ed hotel, fino ad ora chiusi e, come accade nel resto del mondo, i canali della distribuzione tradizionale e la crescita dell’on-line, non compensano le perdite (dovute anche alla ferma della vendita diretta in cantina, per la mancanza di enoturisti).
Non di meno, il Bivb sottolinea anche come i vignaioli di Borgogna siano alla prese con un stagione in vigna che sembra in netto anticipo sulla media, con fioriture già alle viste in questa metà di maggio, mentre di solito si registrano intorno al 9-10 giugno. E con le attività che vanno avanti (con annessi costi), anche i vignaioli di Borgogna cercano di rimanere in contatto con gli appassionati via social, con la campagna #laVigneContinue e una pagina Facebook, “Les Bourgogne avec vous”, dove produttori e consumatori dei grandi vini borgognoni condividono immagini e pensieri, in attesa, come tutti, di poter tornare brindare “vis a vis”.

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