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BOTTIGLIE, IMMAGINI ED ATTREZZI D’EPOCA PER RIPERCORRERE TRE SECOLI DI STORIA DI UNA DELLE PIU’ IMPORTANTI GRIFFE ENOLOGICHE D’ITALIA: IL 17 OTTOBRE, A SALICE SALENTINO, APRONO LE PORTE DEL MUSEO DEL VINO “PIERO E SALVATORE LEONE DE CASTRIS”

Negli spazi della storica cantina pugliese, nasce un percorso storico-culturale affascinante, incentrato sulle tappe fondamentali della storia lunga tre secoli, di una delle più importanti griffe enologiche d’Italia, attraverso bottiglie storiche, immagini d’epoca ed antichi attrezzi agricoli: il 17 ottobre a Salice Salentino (Lecce), apre le porte il Museo del Vino “Piero e Salvatore Leone de Castris”, che l’azienda Leone de Castris, oggi condotta da Piernicola Leone de Castris (il consulente enologo è Riccardo Cotarella), dedica alla memoria di due pionieri della vitivinicoltura pugliese (è in programma anche una tavola rotonda su “Leone de Castris nella storia della vitivinicoltura”; info: www.leonedecastris.net).
A Piero è riconosciuto un ruolo di innovatore nella gestione dei vigneti e il grande merito di essere stato il primo in Puglia, nel 1925, ad unire alla trasformazione delle uve anche l’imbottigliamento. Sua, tra le altre, la intuizione di creare il primo rosato italiano nel 1943, data di nascita del Five Roses. Il figlio Salvatore ha contribuito a sviluppare notevolmente la conoscenza, a livello internazionale, sia dei vini Leone de Castris che di quelli salentini in genere. Presidente per molto tempo della Camera di Commercio di Lecce, unico Presidente meridionale dell’Unione Italiana Vini, ha anche il grande merito di aver creato nel 1954, con il padre Piero, il Rosso Salice, contribuendo in modo determinante alla nascita della Doc Salice Salentino nel 1971.

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