“Signori” dell’alta cucina internazionale, come Massimo Bottura, Carlo Cracco, Norbert Niederkofler, Massimiliano Alajmo, Niko Romito, Enrico Bartolini, Enrico Crippa, Yannick Alléno, Moreno Cedroni, Davide Oldani, Matias Perdomo e Simon Press, Paolo Lopriore, Antonello Colonna, Andrea Aprea, Corrado Assenza, Luca Abruzzino, Anthony Genovese e Simone Salvini, e “signore” del calibro di Cristina Bowerman, Antonia Klugmann, Ana Roš, Rosanna Marziale, Martina Caruso, Marianna Vitale, Aurora Mazzucchelli, Caterina Ceraudo: sono questi solo alcuni tra i più grandi chef protagonisti non solo con i loro piatti ma anche e soprattutto con le loro idee e visioni culinarie, di “Identità Golose” n. 14, il Congresso italiano di cucina d’autore per eccellenza, che, quest’anno a Milano (3-5 marzo, Centro Congressi di Via Gattamelata), avrà un filo conduttore di stringente attualità, “Il Fattore Umano”, per rimettere al centro del mondo enogastronomico, “le relazioni umane - spiega l’ideatore Paolo Marchi - l’uomo-chef e tutti coloro che lo circondano sul lavoro, dalla cucina alla sala, al rapporto con i clienti e prima ancora artigiani e fornitori. È il momento, pur non rinunciando all’emozione per quello che c’è nel piatto, di spostare l’attenzione sul convivio, su quanto avviene attorno alla tavola, punto d’incontro di mondi. Se vi è una cosa della quale possiamo essere sicuri è che anche tra dieci anni non potremo comperare la convivialità su internet, mai. La ristorazione rimarrà uno dei massimi centri di sviluppo delle relazioni umane”. Il piatto simbolo del Congresso, nell’anno del riconoscimento Unesco all’Arte dei pizzaiuoli napoletani, sarà proprio la pizza, nelle interpretazioni di due grandi pizzaioli, con “La Scarpetta” firmata Franco Pepe e l’ “Aria di Pane” di Renato Bosco.
Il 3 marzo si parte con la Calabria, la Regione ospite, con chef del calibro di Caterina Ceraudo, Luca Abruzzino (con “Fattore Umano e rispetto dei sinonimi”) ed Anthony Genovese, per poi focalizzare l’attenzione sul Dossier Dessert (in collaborazione con l’École du Grand Chocolat Valrhona), speciale approfondimento che proporrà al pubblico i pasticcieri da laboratorio e da ristorazione più interessanti del momento in una prospettiva internazionale, come Gianluca Fusto con il “MANIfesto di Pasticceria Artigiana Contemporanea: creatività, gesto, materia”. Spazio poi all’edizione n. 3 di Identità di Formaggio - con Cristina Bowerman (e “La forma dell’ingrediente”), Andrea Aprea (“In cucina, come in altri contesti, è dare importanza alle emozioni delle persone”) e Franco Pepe (“L’uomo, la pizza, il mondo”) - e alla n. 4 di Identità di Gelato con la personalissima interpretazione di uno chef come Moreno Cedroni, mentre di pari passo andranno in scena anche le novità di Identità Naturali con protagonisti, tra gli altri, lo chef americano Chris Fisher, Corrado Assenza e, ovviamente, Simone Salvini. Edizione n. 3, invece, per Identità di Champagne-Atelier des Grandes Dames (in collaborazione con Veuve Clicquot) con tre speciali momenti dedicati all’abbinamento dello Champagne con le creazioni di grandi donne della cucina italiana: Viviana Varese, Antonia Klugmann (con “Il mare in campagna”) e Aurora Mazzucchelli.
Il 4 marzo si celebrerà “Il Fattore Umano” con il pensiero di grandi chef italiani e internazionali su questo tema. Tra i tanti relatori, sul palco si alterneranno Antonia Klugmann (“Il senso del tempo in cucina: due ricette”), Davide Oldani (“Il Fattore Umano: la circolarità per eccellenza”), Massimiliano Alajmo (ma anche l’omaggio ad Arrigo Cipriani con Raffaele Alajmo: “La semplicità del lusso”), Matias Perdomo e Simon Press (“Costrizione e libertà”), Oriol Castro con Mateu Casañas e Eduard Xatruch, Enrico Bartolini (“Una squadra di chefs!”), Ana Roš (“Credo profondamente nel Fattore Umano”), Niko Romito, Moreno Cedroni e Paolo Brunelli, e Paolo Lopriore (“Applicazione creativa al conviviale: pane e companatico”). Quindi, il tradizionale appuntamento con Identità di Pasta vedrà protagonisti sia cuochi italiani che stranieri - da Carlo Cracco a Cristiano Tomei, da Yannick Alléno (“La riunione dei cugini gastronomici”) a Massimo Bottura e Antonello Colonna - ed una nuova edizione di Identità di Sala che punterà i riflettori sull’importanza del servizio e del suo rapporto con la cucina attraverso la testimonianza di più voci, dalle grandi famiglie della cucina italiana alle realtà ristorative dai grandi numeri, dal mondo dell’hotellerie alle scuole di formazione, con personaggi come Will Guidare dell’Eleven Madison Park di New York, Antonio Santini, Roberto e Francesco Cerea, Livia, Mario & Alfonso Iaccarino, Matteo Zappile, direttore Noi di Sala, il presidente Ais-Associazione Italiana Sommelier Antonello Maiette e Dominga Cotarella, ideatrice a Marta ed Enrica di Intrecci, la scuola di Alta Formazione di Sala, Giuseppe Palmieri, sommelier dell’Osteria Francescana, Alessandro Pipero, sommelier di Pipero al Rex, e Thomas Piras, sommelier del Contraste, e Josep Roca, sommelier de El Cellar de Can Roca. Proseguirà anche Identità di Champagne con Cristina Bowerman (“La via lattea”), Rosanna Marziale e Caterina Ceraudo.
Infine, il 5 marzo, si torna a parlare di “Il Fattore Umano” con le riflessioni di grandi personaggi come Massimo Bottura, Carlo Cracco, Yannick Alléno (“La cucina moderna”), Virgilio Martinez, Clare Smyth, Enrico Crippa (“Il Fattore Umano-840 minuti di quotidianità”), Riccardo Camanini e Norbert Niederkofler (“Equilibrio tra uomo e natura”). Si rinnoverà l’appuntamento con Cantine Ferrari e The World’s 50 Best Restaurants per celebrare “L’Arte dell’Ospitalità”: Paolo Marchi e Matteo Lunelli introdurranno gli interventi di Massimo Bottura, Will Guidara e Josep Roca. E ci sarà anche il debutto assoluto di una rassegna incentrata sulla Pasticceria Italiana Contemporanea, un’intera giornata scandita da sapienze e ricette sia a livello di laboratorio che di ristorazione con Corrado Assenza. Ma l’attenzione sul mondo dei lievitati con Identità di Pane e Pizza con Simone Padoan, Giuseppe Oliva, Renato Bosco e Franco Pepe, tra gli altri, e, ancora, Identità di Champagne con le ultime tre cuoche ospiti, Martina Caruso (“Comu veni, si cunta!!! La Sicilia nel piatto”), Marianna Vitale (“Il valore aggiunto”) e Gaia Giordano.
Il vino? Presente già da tre edizioni, anche per il 2018 la selezione ufficiale The WineHunter di Helmuth Köcher, ideatore del Merano WineFestival, presenterà la sua referenza del territorio vitivinicolo italiano, con cantine come Kettmeier, Librandi, Marisa Cuomo, Monsupello, Ca’ Maiol, Perla del Garda, Velenosi, Poderi Gianni Gagliardo, Gianfranco Fino, Palmento Costanzo, Lunadoro, Tenute Piccini, Cavit, Rotari, Famiglia Cotarella, Pasqua, e Secondo Marco, solo per citare alcune.
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