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VINO E SPORT

Brindisi rosé al Giro d’Italia: nell’arrivo finale di Verona (2 giugno) protagonista il Chiaretto

Il vino rosa del Lago di Garda, leder nel panorama italiano (10 milioni di bottiglia), protagonista del “Villaggio” dell’ultima tappa della corsa
CHIARETTO, GIRO D'ITALIA, ROSATO, VERONA, vino, Italia
Brindisi rosé al Giro d’Italia: nell’arrivo finale di Verona (2 giugno) con il Chiaretto

Rosa, colore dei vini del momento nei mercati del mondo, colore iconico della più celebre e storica gara italiana di ciclismo, il Giro d’Italia. Che il 2 giugno arriverà in una delle grandi capitali del vino italiano Verona, dove ad attendere al carovana ed il vincitore della lunga corsa a tappe, che oltre alla “Sangiovese Wine Stage”, in Romagna, ha attraversato come sempre tutta Italia, e di conseguenza tanti territori del vino, troverà il vino rosè per eccellenza del territorio, il Chiaretto di Bardolino, i cui brindisi animeranno il “Villaggio” del giro, per tutta la durata della tappa. Una cronometro, che decreterà il vincitore, sul Circuito delle Torricelle (lo stesso tracciato dei Mondiali), con arrivo nella splendida Arena, e la partenza invece proprio da Verona Fiere, quartier generale di Vinitaly. Un’occasione di grande visibilità per il Chiaretto, che con i suoi 10 milioni di bottiglie è il leader nazionale della produzione italiana di vini rosa a denominazione di origine.

“Abbiamo accolto con estremo piacere l’invito di VeronaFiere ad essere presenti a questo straordinario appuntamento sportivo perché avremo l’occasione di presentare il nostro vino rosa, il Chiaretto, nel contesto rosa per antonomasia del panorama ciclistico”, spiega il presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino, Franco Cristoforetti, che è anche alla guida di Rosautoctono, l’Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano recentemente costituito che ha avuto proprio a Verona, all’ultima edizione di Vinitaly, il proprio battesimo ufficiale.

Intanto, le vendite di Chiaretto sono in volata: ad aprile le bottiglie commercializzate superavano già i 3,3 milioni, con una crescita del 6% sullo stesso periodo dell’anno precedente, e questo nonostante un andamento climatico che permaneva d’impronta più invernale che primaverile. “Crescere in un contesto meteo del genere - osserva Cristoforetti - conferma che il Chiaretto, certamente protagonista assoluto dell’estate, è ormai presente nei calici degli appassionati di vino in qualunque periodo dell’anno. Del resto, le vendite continuano a incrementarsi: dagli 8 milioni di bottiglie di Chiaretto del 2013 siamo saliti ai 10 milioni del 2018 e con il 2019 potremmo segnare un nuovo record. La “Rosé Revolution” che abbiamo intrapreso nel 2014 sta dando ottimi frutti: il colore rosa chiaro del vino, perfettamente coerente con le caratteristiche della nostra uva fondamentale, la Corvina Veronese, piace sempre di più sia in Italia che all’estero, con una crescita consistente sui nuovi mercati costituiti soprattutto dagli Stati Uniti, dalla Scandinavia e dal Canada. Anche la stampa internazionale ci segue con interesse sempre maggiore: nell’ultimo mese tutte le principali riviste estere di settore, “Wine Spectator”, “Wine Enthusiast” e “Decanter”, ci hanno dedicato ampi servizi, e per parecchie etichette di Bardolino Chiaretto sono fioccati punteggi superiori a 90, una valutazione altissima, impensabile per un vino rosa fino a una manciata di anni fa. In più a inizio anno “Wine Enthusiast” aveva indicato come unica area italiana tra le dieci destinazioni imperdibili per gli appassionati di vino nel 2019 proprio il territorio del Bardolino Chiaretto”.

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