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BRUNELLO DI MONTALCINO: “QUALITA’ AI MASSIMI LIVELLI PER LA VENDEMMIA 2001. FORTE CONTRAZIONE PER LA QUANTITA’: MENO 10%”

“La vendemmia del Brunello è ormai alla fine: ad un primo esame, si può dire che darà vini ai massimi livelli qualitativi, dal momento che le uve sono arrivate alla raccolta ricche di zuccheri e con una perfetta maturazione. La produzione sarà invece inferiore del 10% sul 2000”: questa la valutazione del Consorzio del Brunello, importante strumento di tutela e di promozione del vino di Montalcino, al quale aderiscono il 99% delle 204 tra cantine e viticoltori (nel 2000, il business del “distretto del Brunello”, fatto da 2600 ettari, ha avuto una produzione di 12 milioni di bottiglie, di cui 4,4 di Brunello, con un giro d’affari di 230 miliardi - l’export ha toccato quota 64%, soprattutto Usa, primo mercato, Svizzera, Germania, Canada, Austria - oltre a 150 miliardi di indotto nel turismo e terziario).
“Le operazioni di raccolta sono iniziate alla metà di settembre, in un periodo che possiamo considerare normale, quindi diverso rispetto agli ultimi due anni nei quali la raccolta delle uve Sangiovese era iniziata con molto anticipo. A fronte di una qualità molto elevata si registra - spiega il direttore del Consorzio del Brunello, Stefano Campatelli - una diminuzione quantitativa, dovuta in gran parte alla gelata tardiva dei giorni di Pasqua. La perdita rispetto ad una produzione normale è valutata in circa il 10%. L’andamento dell’annata è stato caratterizzato da un evento meteorologico rilevante all’inizio della primavera: il 14 aprile c’è stato un repentino abbassamento della temperatura (fino a - 4 gradi). I danni sono risultati evidenti in alcuni vigneti, altri non sono stati colpiti. Questo evento ha inciso sulla quantità della produzione, ma al contempo ha permesso uno sviluppo equilibrato delle piante”. “Il 2001 è stato caratterizzato – continua Campatelli - dalla notevole presenza di acqua nel terreno dovuta ai periodi invernale e primaverile molto piovosi ed in tal modo le piante hanno avuto a disposizione una buona riserva di acqua anche per il periodo estivo molto bello, soleggiato e siccitoso. Il periodo della raccolta è sinora stato ottimale: temperature ideali e poche piogge hanno consentito di raccogliere le uve con molta calma e serenità; non c’è stata necessità di fare in fretta per il rischio di sovramaturazione e la natura ha lavorato molto bene. I vini che stanno uscendo ed usciranno dalla svinatura saranno sicuramente molto ben strutturati e con tannini molto morbidi ed elganti, esprimeranno grande potenza, corpo e struttura, in linea con le migliori espressioni del Sangiovese a Montalcino”.
Il Consorzio del Brunello emetterà comunque il parere ufficiale, con tanto di “rating” (in stelle) sulla qualità della vendemmia 2001, dopo una serie di degustazioni da parte di una commissione di 18 enologi ed esperti di livello internazionale, per “Benvenuto Brunello”, che avrà luogo a Montalcino nel febbraio 2002. Questo evento segnerà anche il debutto dello straordinario Brunello di Montalcino ’97, una delle vendemmie tra le migliori del Novecento: vendemmia ’97 che, comunque, avrà il suo anticipo nel “wine tasting” di New York del 5/6 novembre, evento organizzato dal Consorzio e che ha raccolto l’invito degli importatori e degli operatori Usa (38 i produttori di Montalcino a questa sorta di “road show” a New York).

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