Parte sotto i migliori auspici la vendemmia 2010 del Brunello di Montalcino. Secondo il Presidente del Consorzio, Ezio Rivella “le previsioni sulla qualità delle uve sono per un’annata di ottimo livello qualitativo”. A questo si aggiungano due altri riconoscimenti di grande rilievo al rosso toscano: il primo è quello assegnato dall’“International Wine Challenge” di Londra al Brunello di Montalcino Riserva 2004, Castello Romitorio, come miglior vino al mondo 2010; il secondo è il “premio speciale” come “miglior Rosso dell’anno”, assegnato dalla prestigiosa guida “Gambero Rosso” - edizione 2011 al Brunello di Montalcino Riserva 2004 della Tenuta “Il Greppo” di Franco Biondi Santi, decisione che sarà ufficializzata il 17 ottobre a Roma.
“Sono due conoscimenti che - ha ricordato il Presidente Rivella - oltre a premiare le grandi qualità del Brunello di Franco Biondi Santi e di Sandro Chia, sottolineano la vitalità di questo territorio, le ottime competenze e capacità raggiunte da tutti i produttori, confermando Montalcino ai vertici dell’enologia mondiale”.
Per la vendemmia, i dati raccolti dal Consorzio del Brunello di Montalcino mostrano gradazioni zuccherine molto buone, acidità significative e ben evidenti, polifenoli in fase di definitiva trasformazione e con grado di estraibilità in costante miglioramento. Tutte caratteristiche molto interessanti per prodotti di qualità elevata e con specificità che potrebbero rivelarsi nei prodotti di una annata molto buona. Tutto ciò ha indotto a dare l’avvio alla raccolta che rientrerà nei tempi canonici della vendemmia che mediamente si sviluppa a partire dalla fine di settembre e fino alla metà di ottobre. Per la quantità, secondo i produttori, si rientrerà nella media degli ultimi anni.
Come ribadisce il presidente Ezio Rivella “la vendemmia è iniziata sotto i migliori auspici e lascia intravedere la possibilità di ottenere ottimi risultati. Sta ora a noi produttori trasformare queste potenzialità in traguardi concreti e mettere tutto l’impegno per garantire ai consumatori la qualità che si aspettano in modo da consolidare ulteriormente l’eccellenza mondiale raggiunta dal nostro territorio”.
L’annata 2010 ha avuto un periodo iniziale molto particolare. La prima fase di sviluppo vegetativo, iniziato nella terza decade di aprile, ha avuto un andamento contrassegnato da molte piogge, che si sono protratte fino alla seconda decade di giugno. Quindi una fase primaverile molto piovosa e con temperature medie leggermente al di sotto della media. La fase successiva, a partire dall’ultima decade di giugno è stata molto asciutta e calda, con piogge significative che sono tornate all’inizio di settembre. Il mese di settembre - a parte alcuni episodi - si è manifestato con clima adeguato alla maturazione, con buone temperature diurne e con notti piuttosto fresche, quindi con una escursione termica giorno-notte ideale per la maturazione. Le fasi dello sviluppo vegetativo sono risultate piuttosto ritardate e con uno andamento relativamente lento, ma costante e continuo. In agosto - nella prima quindicina - c’è stata l’invaiatura (il momento nel quale l’uva rossa cambia colore per trasformarsi da giallo-verde a rosso intenso), a partire dall’ultima decade la maturazione si è evoluta in maniera ottimale.
Bene anche la produzione del Rosso di Montalcino, le cui uve sono raccolte parallelamente a quelle per il Brunello. Da alcuni giorni sono iniziate le raccolte delle uve precoci per il Sant’Antimo, mentre quelle più tardive saranno raccolte nei prossimi giorni, in ogni caso anche per questa denominazione la salubrità e le caratteristiche delle uve sono buone. In fase di raccolta già da alcuni giorni le uve moscato che daranno vita al Moscadello di Montalcino, sia per le tipologie tranquillo e frizzante, sia per la vendemmia tardiva: per questo vino viene applicato per la prima volta il nuovo disciplinare di produzione, che non modifica significativamente i prodotti, ma prevede norme più rispondenti, particolarmente per la tipologia Vendemmia Tardiva.
Focus - Il ritratto del Brunello
Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della Doc, come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo. I produttori sono 250 (di cui 200 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 così ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 600 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt. Mediamente ogni anno sono prodotte 6.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di Sant’Antimo. La produzione è esportata per il 60% e il valore complessivo del giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 140 milioni di euro.
Ufficio Stampa Consorzio del Vino Brunello
di Montalcino a cura della Mailander srl
Bruno Caprioli - caprioli@mailander.it
Damir Biuklic - d.biuklic@mailander.it
Consorzio del Vino Brunello di Montalcino
info@consorziobrunellodimontalcino.it
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024