BRUTTE NOTIZIE PER L’AGRICOLTURA D’EUROPA E D’ITALIA. LA CRISI PICCHIA SULL’UNIONE EUROPEA, CHE STA PENSANDO A TAGLI NEL BILANCIO COMUNITARIO 2014-2020: -25,5 MILIARDI PER LA PAC, CHE PER IL BELPAESE VORREBBERO DIRE 4,5 MILIARDI DI RISORSE IN MENO

Brutte notizie per l’agricoltura d’Europa e d’Italia: la crisi picchia sull’Unione Europea, che sta pensando a tagli nel bilancio comunitario 2014-2020. E visto che la voce “Pac” è la più importante, anche la Politica agricola comunitaria rischia di perdere risorse: nella bozza presentata dal presidente permanente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, si parla di 25,5 miliardi in meno per i 27 membri, con l’Italia che rischia di vederne sparire 4,5 (2,5 per aiuti diretti ai produttori, 2 di fondi per lo sviluppo rurale). Nel complesso, la perdita media nell’Unione sarebbe del -6,1% sugli aiuti diretti e del -19,6% per lo sviluppo, sul 2013, ma per l’Italia, che è tra i primi contributori dell’Ue, in termini reali si parla di un -8,9% sugli aiuti, e di un -18,7% sullo sviluppo.
“Una proposta drammatica, il Parlamento Europeo farà una battaglia dura sulle risorse - ha commentato Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Ue - ma è anche una proposta dalla quale è possibile rilevare una profonda innovazione in termini di contenuti, che ribalta, almeno parzialmente, le intenzioni della Commissione. La proposta Van Rompuy, infatti, rimette al centro il tema della sicurezza degli approvvigionamenti e il tema del lavoro, in pratica assenti nelle proposte di Ciolos”.
In Italia il primo duro commento è di Confagricoltura: “si tratta di riduzioni inaccettabili - ha detto il presidente Guidi - considerato anche l’impegno assunto dal Parlamento europeo sulla difesa della spesa per la Politica agricola comune. A questi livelli di spesa si tratterebbe di stanziare risorse per l’agricoltura di 28 Paesi pari, o forse inferiori, in termini reali a quelli che l’Ue spendeva nel 2000 per l’agricoltura degli allora 15 Paesi membri”.