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BUON APPETITO CINA: IL CIBO ITALIANO CONQUISTA LA PATRIA DI CONFUCIO E IL SUO EXPORT VOLA A +48% NEL 2011. UN’AVANZATA CHE INSIDIA IL PRIMATO DELLA “NOUVELLE COUSINE” TRANSALPINA. LO DICONO I DATI DI “CHINA CUSTOMS”

Nel 2011, l’export italiano nel settore wine & food nel Celeste Impero ha toccato quota 276 milioni di dollari, in crescita del 48% sul 2010, raggiungendo una quota del 10,4% sul totale delle importazioni cinesi nel comparto. Cifre che collocano l’Italia al secondo posto tra i fornitori della Cina, alle spalle della Francia. I prodotti enogastronomici italiani si fanno largo sulle tavole cinesi, insidiando il primato del cibo d’Oltralpe. A certificarlo sono i dati di China Customs elaborati dall’ufficio ex Ice di Shanghai, che segnala un trend sostanzialmente confermato anche dagli ultimi dati Eurostat, relativi ai primi 11 mesi del 2011, che vedono Pechino alla posizione n. 18 tra i clienti dell’Italia nel comparto agroalimentare, con una quota dell’1,1% e un valore di 211 milioni di dollari.

Numeri molto diversi da quelle di cinque anni fa, quando la Cina occupava la posizione n. 32 con una quota dello 0,4%, o da quelle del 2002, quando il gigante asiatico era appena alla posizione n. 62. Tra i prodotti italiani in cima al gradimento dei cinesi c’è il cioccolato, settore nel quale il nostro Paese è saldamente al primo posto con una quota di circa il 44%. Buona anche la posizione per pasta, olio, vino e caffé, con volumi di vendita ancora però limitati. Dal consolato italiano a Shanghai si sottolinea la “progressione costante con cui le nostre vendite verso la Cina sono cresciute nel corso dell’ultimo decennio”, che “lascia ben sperare per il trend futuro del mercato cinese, grazie anche al forte contestuale sviluppo della ristorazione italiana e del turismo cinese in Italia”.

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