Buone notizie dalla Fao: secondo l’ultimo rapporto trimestrale del Crop Prospects and Food Situation (Prospettive dei Raccolti e Situazione Alimentare), la produzione cerealicola mondiale, nel 2013, aumenterà del 7% sul 2012, un incremento che aiuterà a ricostituire le scorte globali e ad aumentare le aspettative per mercati più stabili nel biennio 2013/14. L’aumento porterebbe la produzione mondiale a quota 2.479 milioni di tonnellate, un nuovo record, grazie a 704 milioni di tonnellate di grano (+6,8% sul 2012), 1.275 milioni di tonnellate di cereali secondari (arena, orzo, farro, +9,7% sul 2012) e 500 milioni di riso (+1,9% sul 2012).
Secondo la Fao le importazioni di cereali dei Paesi a basso reddito con deficit alimentare, per il 2013/14 aumenteranno di circa il 5% rispetto al 2012/13, per soddisfare la crescente domanda: l’Egitto, l’Indonesia e la Nigeria, in particolare, importeranno volumi maggiori. Nel mese di giugno i prezzi internazionali del grano sono leggermente diminuiti, in coincidenza con l’inizio della stagione dei raccolti nell’emisfero settentrionale, per contro, i prezzi del mais sono aumentati, a ragione di una continuata scarsità dell’offerta,mentre i prezzi all’esportazione del riso sono rimasti generalmente stabili. Il rapporto si concentra sugli sviluppi che riguardano la situazione d’insicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo e, nella sua analisi dei punti caldi, il focus analizza le situazioni di fragilità dei Paesi più instabili del mondo, come Siria (dove nel 2013 la produzione di grano è scesa sotto la media per l’escalation del conflitto civile che ha pesantemente gravato sulle attività agricole), Egitto (disordini sociali e calo delle riserve di valuta estera sollevano serie preoccupazioni per la sicurezza alimentare), Africa centrale, occidentale e orientale, Madagascar e Repubblica Democratica Popolare di Corea. In totale, sono 34 i paesi che necessitano di assistenza alimentare, di cui 27 in Africa.
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