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C’È ANCHE UNO SPICCHIO D’ITALIA AGLI OSCAR DELLA CUCINA USA DELLA “JAMES BEARD SOCIETY”: A SIRIO MACCIONI, IL LEGGENDARIO FONDATORE DEL RISTORANTE “LE CIRQUE”, IL “LIFETIME ACHIEVEMENT AWARD”, PREMIO AD UNA CARRIERA STRAORDINARIA

Non Solo Vino
Sirio Maccioni

C’è anche uno spicchio d’Italia agli Oscar della cucina Usa, assegnati al Lincoln Center di New York dalla “James Beard Society” (www.jamesbeard.org): a Sirio Maccioni (intervistato poche settimane fa da WineNews: http://www.winenews.tv/index.php?wnv=5441), il leggendario fondatore del ristorante “Le Cirque”, il “Lifetime Achievement Award”, premio alla carriera straordinaria di chi, dalla Toscana, in 40 anni di carriera, ha conquistato i palati dello Star System: attori, artisti, politici, uomini di finanza e addirittura il Santo Padre che hanno potuto apprezzare quel luogo tutto particolare non solo per la cucina e la cantina.
Il primo premio va, invece, ad una cuoca californiana, Nancy Silverton, di “Pizzeria Mozza” (Los Angeles), che si unisce a Alice Waters, Lidia Bastianich e Judy Rogers tra le sole donne che, in un quarto di secolo, si sono meritate l’ingresso nell’Olimpo dei fornelli. Anche il riconoscimento alla miglior ristoratrice va ad una donna, Barbara Lynch di Boston (è la seconda consecutiva, dopo Maguy Le Coze), come il riconoscimento per il migliore chef di New York, consegnato a April Bloomfield, per il suo lavoro al ristorante “Spotted Pig”.
Tanti premi a donne chef, quindi, frutto di una vera e propria rivoluzione in rosa nei ristoranti americani, ma certo non quante ne vorrebbe la Toklas Society, rete femminista di donne che lavorano nell’industria della ristorazione che prende il nome da Alice Toklas, la fedele compagna che cucinava per Gertrud Stein. Comunque, un numero sempre maggiore di donne si sta facendo largo, ai vertici di un settore fino a un decennio fa totale monopolio degli uomini.
Un’altra novità è che queste donne non si sentono più confinate nel “ghetto rosa” dei “pastry chef”, le pasticciere, l’unico settore dove finora una cuoca poteva primeggiare. Sempre più donne entrano nelle migliori scuole di cucina, sempre più ristoranti adottano politiche del personale che includono l’aspettativa per maternità. In un recente sondaggio condotto in alcune delle migliori società della ristorazione, tra cui il gruppo Batali-Bastianich, il 30-50% dello staff delle cucine è rappresentato da donne: un balzo in avanti impensabile solo qualche anno fa.

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