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C’È CHI LO FA REGOLARMENTE, CHI OGNI TANTO, IL 68% È DONNA CON ETÀ UNDER 50 E CON UN LIVELLO DI ISTRUZIONE ED UNO STATUS ECONOMICO E SOCIALE MEDIO ALTO: ECCO I 21 MILIONI DI ITALIANI CHE HANNO FATTO SPESA AL MERCATO NELL’ULTIMO ANNO. COSÌ COLDIRETTI

C’è chi lo fa regolarmente (7 milioni) e chi ogni tanto (14 milioni), il 68% è donna, con età inferiore a 54 anni e con un livello di istruzioni ed uno status economico e sociale medio alto; il 90% vorrebbe che il cibo che porta in tavola fosse prodotto sul proprio territorio, il 39% ritiene che ciò serva a creare lavoro e ricchezza localmente, il 31% pensa che in questo modo il cibo è più genuino, mentre il restante 30% è convinto che in questo modo ci sono minori spostamenti delle merci e, di conseguenza, minore inquinamento: ecco i 21 milioni di italiani che hanno fatto la spesa nei mercati degli agricoltori nell’ultimo anno per garantirsi prodotti sani del territorio con il miglior rapporto qualità prezzo, in controtendenza rispetto all’andamento generale del commercio. A dirlo, la prima analisi su “L’arrivo in Italia dei mercati degli agricoltori rivoluziona la spesa”, realizzata da Coldiretti con Censis e Swg. Dove si può acquistare direttamente dal produttore in Italia? Nel Belpaese sono 1.105 mercati degli agricoltori, inseriti in una rete di vendita diretta sul territorio della quale fanno parte 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 178 botteghe per un totale di 6.899 punti vendita di Campagna Amica ai quali si aggiungono 131 ristoranti e 109 orti urbani. I prodotti più acquistati? La verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi. E, secondo la Coldiretti, sono il 95% gli italiani che vorrebbero una maggiore diffusione delle forme di vendita diretta degli agricoltori.
Un successo, quello dei mercati degli agricoltori, che per effetto del taglio delle intermediazioni commerciali ha avuto comunque, sottolinea la Coldiretti, un effetto calmieratore sull’andamento dell’inflazione rilevato dall’Istat a settembre. Sostanzialmente quasi 1 italiano adulto su 2 frequenta i cosiddetti farmers market, ma ben 7 milioni sono quelli, sottolinea Coldiretti, che lo fanno regolarmente, mentre gli altri 14 milioni vi fanno i propri acquisti ogni tanto. Un successo testimoniato, secondo le analisi Coldiretti/Censis dal fatto che un’altissima percentuale di italiani (95%) vorrebbe una maggiore diffusione delle forme di vendita diretta degli agricoltori, convinzione condivisa in modo trasversale al corpo sociale e nei vari territori.
Le aziende agricole che producono e vendono direttamente sono non solo unità produttive propriamente dette, ma diventano presidi sociali, pilastri delle comunità in cui la loro attività contribuisce a promuovere coesione sociale. La filiera corta nella percezione collettiva, evidenzia Coldiretti, non è dunque un modo di produrre e consumare, ma un processo più complesso che incide sui livelli occupazionali, e sulla creazione di ricchezza, una specie di processo virtuoso che può cambiare la traiettoria socioeconomica delle comunità coinvolte.
“I nostri mercati degli agricoltori stanno creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione sociale, animazione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna”, sottolinea il presidente della Coldiretti Sergio Marini aggiungendo che “partendo dalla distintività, la filiera agricola italiana fa sì che questa diventi non solo la grande leva competitiva per le imprese ma anche la grande occasione di star meglio per la gente”.
I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sono nell’ordine secondo un’indagine Coldiretti/Swg la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi, ma non manca l’interesse per i prodotti non alimentari come ad esempio gli agricosmetici. A fare la spesa direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori sono per il 68% donne con una presenza maschile molto più elevata rispetto alla media, il livello di istruzione è medio alto per il 68% degli acquirenti. L’età è inferiore ai 54 anni nel 64% dei casi mentre lo status sociale ed economico è medio alto nell’82% dei casi, secondo l’indagine Coldiretti/Swg. Un risultato che evidenzia come il risparmio sia solo una delle ragioni che spinge all’acquisto e che la scelta è fortemente condizionata dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto.
I mercati degli agricoltori promuovono, infatti, la conoscenza della stagionalità dei prodotti, ma anche la filosofia del km zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera. Oltre a ciò, svolgono una importante azione di recupero di varietà a rischio di estinzione. Si stima che, rileva la Coldiretti, almeno 100 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno 30 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta trovino sbocco nell’attuale rete di mercati e delle Botteghe degli agricoltori di Campagna Amica.
“Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica - precisa la Coldiretti - si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. Nei mercati vengono contenuti gli sprechi di imballaggi con l’offerta, ad esempio, di latte sfuso, sono banditi gli Ogm e sono messi a disposizione spesso servizi di vendita a domicilio e offerte speciali”.

Focus - Chi fa la spesa nel mercato degli agricoltori
Italiani che acquistano nei mercati: 21 milioni
Regolarmente: 7 milioni
Ogni tanto: 14 milioni
Fonte: elaborazioni Coldiretti su analisi Censis
Perché preferiscono la filiera corta
Perché creano lavoro e ricchezza localmente: 39%
Perché sono prodotti genuini: 31%
Perché ci sono minori spostamenti delle merci e meno inquinamento: 30%
Fonte: elaborazioni Coldiretti su analisi Censis
Dove si può acquistare direttamente dal produttore in Italia
Aziende agricole 4.739
Agriturismi 877
Mercati 1.105
Botteghe 178
Totale 6.899
Fonte: elaborazioni Coldiretti su Indagine Campagna Amica/Swg 2012

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