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C’E CRISI MA LA RISTORAZIONE ITALIANA È VITALE E ATTRAE NUOVE FORZE DI LAVORO. PASQUA MIGLIORE DI OGNI PREVISIONE. LO SOTTOLINEA LA FIPE-CONFCOMMERCIO

Tutto ok per Pasqua e Pasquetta nei pubblici esercizi: “contro ogni previsione nelle due giornate di festa la “scampagnata” degli italiani è stata al ristorante; complice anche il maltempo il flusso della clientela soprattutto nelle zone del Nord è stato superiore alle aspettative; un ruolo importante in questo senso lo ha giocato la politica dei prezzi menu da 35-40 euro”. Lo ha affermato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio.

“I pubblici esercizi stanno fronteggiando bene la crisi economica - ha proseguito Stoppani - nonostante siano additati impropriamente tra i responsabili degli aumenti inflazionistici. L’incremento delle attività è un buon segnale, ma dobbiamo stare attenti a non dequalificare l’offerta”.

Il settore si presta strutturalmente ad essere annoverato su base nazionale fra quelli dove il dato percentuale dei rincari è più alto, ma è molto più basso di quello registrato a livello europeo. Sia nei paesi dell’Unione Europea a 27, sia in Eurolandia nei sette anni successivi all’entrata dell’Euro, l’inflazione è aumentata nel settore della ristorazione molto di più quanto non sia cresciuta in Italia.

La crescita inflativa, anzi, sotto controllo della ristorazione aiuta l’Italia a rimanere allineata alla media europea: il dato, contenuto in una ricerca articolata del Centro Studi Fipe-Confcommercio (info: www.fipe.it), testimonia chiaramente come anche nel febbraio 2008 sullo stesso mese del 2007 in Italia il comparto, nonostante l’impennata dei prodotti alimentari, abbia toccato il 3,4% a fronte di un 3,9% dell’Unione Europea e del 3,7% registrato nell’eurozona.

La crescita inflativa contenuta dalla ristorazione riesce infatti a compensare quella ben più consistente registrata nei settori dell’abbigliamento, dell’arredamento e dei servizi creativi, cioè i capitoli di spesa che più allontanano l’andamento italiano dalla dinamica inflazionistica dei Paesi europei più virtuosi a cominciare da Francia e Germania.

Il settore della ristorazione è vitale e attira nuove forze di lavoro: nel 2007 è cresciuta l’offerta della ristorazione; i consumatori potranno scegliere fra 3974 ristoranti e bar in più; nell’analisi del Centro Studi di Fipe-Confcommercio risulta che, a fronte di 18.244 chiusure di attività, ne sono nate altre 22.218, con un bilancio in positivo di quasi 4.000 imprese.

Infine, una curiosità: è tra le ditte individuali che si registra l’incremento più alto e tra queste cresce il numero degli stranieri (pari all’8% del numero complessivo) che però preferiscono diventare titolari di ristoranti piuttosto che di bar.

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