<b>Crolla in Italia la produzione dell’industria alimentare, che fa segnare un -3,9%: emerge da un’analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat della produzione di novembre 2022, in cui si preparano le scorte per le tavole delle feste, rispetto all’anno precedente. Una frenata preoccupante e il segno di un Natale più magro per gli italiani, risultato delle difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, hanno messo meno prodotti nel carrello, ma è anche il segnale dei problemi della filiera produttiva alle prese con l’esplosione dei costi dell’energia e delle materie prime. Il caro prezzi ha tagliato del 6,3% le quantità di prodotti alimentari acquistati dagli italiani, che hanno però speso comunque il 6,6% in più, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio a novembre 2022. </b>
Una situazione che costringe ad andare a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio si sono infatti moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa.
Per difendersi dagli aumenti 8 italiani su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis che evidenzia come siano cambiati anche i luoghi della spesa, con il 72% dei consumatori che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione. Quasi 7 italiani su 10 (69%) cercano regolarmente prodotti a chilometro zero e il 50% effettua acquisti nei mercati dei contadini, con l’obiettivo di sostenere le realtà locali, ridurre l’impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantirsi prodotti più freschi che durano di più. Un impegno sostenuto da Coldiretti con la realizzazione la più estesa rete di vendita diretta nel mondo con 15.000 agricoltori aderenti in quasi 1.200 mercati lungo la Penisola.
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