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California: Schwarzenegger vuole aumentare le tasse sul vino … Australia: futuro difficile per il vino … California: 2008 vendemmia magra … Sud Africa, vendemmia leggera il 2009 … Vinexpo Bordeaux 2009: polemiche & defezioni
di Andrea Gabbrielli

- California: Schwarzenegger vuole aumentare le tasse sul vino
Secondo il “Los Angeles Times”, il governatore della California Arnold Schwarzenegger si appresterebbe ad aumentare le tasse sul vino e sugli alcolici. Il progetto prevede che per una bottiglia da 0,75 l’imposta passerebbe da 4 a 29 centesimi di dollaro. Secondo il quotidiano, questa sarebbe una delle misure messe in campo per abbassare il deficit dello stato californiano che, secondo le stime, ammonterebbe a 41,6 miliardi di dollari. Il provvedimento potrebbe contribuire a racimolare 244 milioni di dollari entro l’anno fiscale che termina nel giugno 2009 e altri 585 milioni di dollari nell’anno successivo. Brutte notizie per i grandi gruppi. Il Wine Group, per esempio, a cui appartengono marchi come Almaden, Inglenook et Corbett Canyon, dovrebbe sborsare 22 milioni di dollari mentre il gruppo Gallo ne dovrebbe pagare 18. La possibilità che tale provvedimento sia applicato ha provocato nel mondo vinicolo californiano, una forte preoccupazione per il futuro del settore. Robert Koch, direttore del Wine Institute, ha giudicato il progetto devastante perché colpirà direttamente le vendite di vino californiano e aumenterà la disoccupazione.

- Australia, un futuro difficile per il vino
Vendemmia molto sofferta non solo per le altissime temperature registrate (con punte di 46°C.) ma anche a causa degli incendi che hanno provocato nel paese 200 morti e danni specialmente in South Australia nelle zone di McLaren Vale, Langhorne Creek oltre a Barossa Valley e Coonawarra. Samantha Connew, enologa senior della Wirra Wirra Vineyards, una della storiche cantine della McLaren Vale, ha raccontato che “Dopo una settimana di caldo con temperature superiori a 40°C. il vigneto è come stecchito e sono molto preoccupata per le uve rosse. L’uva è in anticipo di 3 o 4 settimane e specialmente la Shiraz sta soffrendo per la situazione. Sono molto preoccupata per la maturità fenolica di buona parte dei vigneti che difficilmente, in queste condizioni, sarà raggiunta”. Da parte sua Neil McGuigan di Australian Vintage, una grande azienda con vigneti in tutto il paese, ha dichiarato di “ Abbiamo terminato la vendemmia dei bianchi nella Barossa Valley e ci aspettiamo perdite intorno al 40%. Ora è la volta delle uve rosse da cui ci aspettiamo perdite ancora superiori”. Danni anche nello Stato di Vittoria, nel sud est dell’Australia, dove lo scorso 7 febbraio gli incendi non hanno risparmiato né le persone né i vigneti. Per quanto riguarda questi ultimi l’Australian Wine and Brandy Corporation (Awbc) stima che il 5% dei vigneti della Yarra Valley, circa 140 ettari, è stato bruciato dalle fiamme. Sempre il fuoco ha distrutto la Roundstone Winery oltre all’annesso ristorante mentre Domaine Chandon, Lance Family Vineyards e Punto Road sono stati molto danneggiati. Da parte sua l’ Australian Bureau of Agricultural and Resource Economics (Abare) ha pubblicato il 5 marzo a Canberra uno studio sul vino australiano che preconizza un futuro assai difficile per il settore. Infatti a parte le previsioni al ribasso per quest’anno, la produzione a partire dal 2010 inizierà nuovamente a salire sino a raggiungere i 2 milioni di tonnellate tra il 2012-2013 con la conseguenza di aumentare le giacenze di cantina in una situazione di rallentamento delle vendite sia sul mercato estero che in quello interno. Ciò comporterà una riduzione degli acquisti di uve delle cantine e un aumento delle vendite di vino sfuso a basso prezzo. Anche il prezzo delle uve diminuirà mentre il mercato interno sarà insediato dalla concorrenza dei vini neozelandesi e in generale dei vini dell’Europa del sud.

- Usa: in California il 2008 è stata una vendemmia magra
Le gelate che hanno colpito i vigneti californiani in Aprile hanno decurtato la produzione del 6% rispetto al 2007. Dopo la vendemmia record del 2005 è la seconda annata consecutiva che accade. Il raccolto si è stabilizzato sui 3 milioni di tonnellate con una sensibile diminuzione delle uve rosse (-9% e 1,7 milioni di tonnellate). All’interno di questo quadro continua la marcia trionfale del pinot nero (+17%) mentre il merlot con 325.000 tonnellate perde il 26% e il cabernet sauvignon il 24% con altrettante tonnellate. Tra i bianchi sempre in testa lo chardonnay che rappresenta il 15% della vendemmia. Secondo gli analisti del settore, la limitata produzione contribuirà a mantenere i prezzi anche durante la crisi. I prezzi delle uve rosse nel 2008 sono aumentati del 3% e del 12% dei bianchi. Allo stesso tempo la vendita dei vini californiani sul mercato americano è rallentata a +2 % (196.000 casse) con la previsione di un’annata molto difficile di vendite nel 2009.

- Sud Africa: una vendemmia leggera il 2009
In Sud Africa, la vendemmia 2009 si preannuncia quantitativamente meno importante del 2008. Secondo le prime previsioni si raggiungeranno 1.322.000 tonnellate con un 7% in meno rispetto al 2008. I cali più sensibili riguarderanno la regione di Orange River (-20%), colpita dalle gelate, e Worcester (-8%). Solo nel Klein Karoo si prevede un aumento (+5%) grazie ad un inverno mite e ad una buona quantità d’acqua sufficiente per l’irrigazione. In tutte le altre zone, il raccolto si prevede in ribasso dal 3 al 6% in rapporto al 2008. Queste stime di vendemmia si collocano in un momento di forte espansione dell’export di vino sudafricano. Da novembre 2007 ad ottobre 2008 le vendite all’estero sono aumentate del 33% mentre il mercato interno stagna sugli stessi livelli dell’anno precedente, 313 milioni di litri.

- Vinexpo di Bordeaux 2009, polemiche e defezioni
Di solito erano gli italiani a lamentarsi del trattamento riservato loro da Vinexpo, la fiera biennale di Bordeaux, che quest’anno si svolgerà dal 21 al 25 giugno. L’appuntamento bordolese, considerato come uno dei più importanti del mondo del vino, si prepara ad accogliere tra i 40 e i 50.000 visitatori che potranno visitare 2.400 espositori provenienti da 45 paesi. Questa volta però a protestare sono le aziende del Nuovo Mondo, le quali sostengono che, nell’ultime edizioni, l’attenzione nei loro confronti è notevolmente calata. A questo proposito rappresentanti dei produttori di Australia, California, Sud Africa, Cile, Argentina e Nuova Zelanda, si erano incontrati nello marzo 2008 al Prowein, per formalizzare le loro richieste nei confronti di Vinexpo. In quell’occasione Michael Cox, direttore dell’ufficio londinese di Wines of Chile, si espresse apertamente per il boicottaggio della fiera. Successivamente René Merino, presidente di Wines of Chile, precisò che, sempre per protesta, la partecipazione della delegazione cilena al Vinexpo 2009 sarebbe stata numericamente ridotta “anche perché in qualsiasi momento possiamo decidere di aumentare la nostra presenza al Prowein in Germania”. Inoltre recentemente importanti espositori come Torres ed i colossi Gallo e Constellation avevano deciso, per varie ragioni, di non partecipare. In una dichiarazione rilasciata alla rivista inglese “Decanter”, il portavoce di Miguel Torres ha precisato che “in questa situazione di crisi è necessario avere un atteggiamento responsabile pertanto il denaro utilizzato (per partecipare a Vinexpo, ndr) sarà impiegato per sostenere i nostri viticoltori con i quali Torres lavora da tanti anni e continuerà a lavorare anche in futuro”. In precedenza Gallo e Costellation avevano comunicato di non andare a Bordeaux per un problema di riduzione generale delle spese.

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