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CAMORRA: VIA AL PROGETTO A CASTEL VOLTURNO PER LA MOZZARELLA DI “LIBERA”

In una masseria, confiscata anni fa ad un’organizzazione criminale verranno allevati bovini e verrà prodotta la tipica mozzarella aversana di bufala, l’oro bianco del casertano. Lo faranno alcuni giovani che imparare anno nei prossimi l’arte del casaro, grazie ad una accordo tra la azienda agricola regionale “Improsta” e l’associazione “Libera”. La mozzarella verrà poi venduta con il marchio Le Terre di don Peppino, in ricordo del sacerdote Giuseppe Diana, ucciso dalla camorra in chiesa a Casal di Principe.

Il progetto, presentato oggi a Castel Volturno, dal presidente della Giunta della Campania, Antonio Bassolino, è un'iniziativa resa possibile grazie ad un notevole sforzo finanziario della Regione che ha speso prima un milione di euro per la bonifica del suoli e poi, proprio ieri, ha stanziato altri 5 milioni di euro per la gestione dei beni confiscati alla camorra. Parte di questi 5 milioni serviranno anche all'acquisto delle attrezzature per la produzione della mozzarella.

L’avvio, insomma, di un nuovo percorso, come ha sottolineato Bassolino “perchè dai beni confiscati alla camorra vengano nuove occasioni di lavoro per i giovani”.

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