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CAPODANNO - “FORMICHE” E “CICALE” BRINDANO SFIDANDO CRISI. CAVIALE O COUS COUS, RESORT DI LUSSO O CASA … PURCHÈ SIA FESTA

Ottimisti o prudenti, “cicale” o “formiche”, due modi di essere ma anche due modi di affrontare tanto la crisi economica come il cenone di San Silvestro. Le ottimiste “cicale” sono convinte che spendendo l’economia ripartirà e approfitteranno delle buone occasioni di sconto. Diversamente, le prudenti “formiche” risparmieranno per sentirsi al sicuro nei tempi duri giudicando inopportuno esagerare in festeggiamenti.
Ad entrambi però non manca lo spirito della festa. Per le “formiche”, l’associazione dei consumatori Aduc assicura che con meno di 8 euro a persona (7,9 per l’esattezza) si può preparare in casa un cenone dove non mancheranno le bollicine, lo zampone, le lenticchie, il panettone, i cappelletti al prosciutto, merito anche della riduzione del prezzo degli spumanti italiani che - assicura l’osservatorio consumatori di Telefono Blu - nella fascia medio bassa, nei supermercati, sono scesi a 2-4 euro a bottiglia. Chi vuole stupire gli amici con un pizzico di creatività potrà preparare il “caviale di cous cous”, cioè cous cous con yogurt greco e nero di seppia, il segreto è servirlo nel portacaviale accompagnato dai blini sembrerà di avere in tavola il carissimo beluga (che costa 300 euro per 30 grammi).
Più ristretto, ma molto attivo, il fronte delle “cicale” che sceglieranno di festeggiare il capodanno al ristorante. La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha calcolato che saranno 5,4 milioni le persone che ceneranno fuori casa (-0,6% sul 2007), con una spesa media di 83,50 euro a testa e una spesa complessiva di 451,5 milioni di euro. Chi a San Silvestro deciderà di sfidare la crisi scegliendo un veglione di lusso, non ha che l’imbarazzo della scelta. Al ristorante “Le Jardin de Russie” di Roma Fulvio Pierangelini e Nazzareno Menghini propongono una cena improntata al rigore stilistico che riscopre e nobilita la tradizione italiana: nel variegato menu non mancano astice, caviale, tartufo nero, fois gras e naturalmente champagne, vista sul giardino segreto. Prezzo (700 euro) fermo allo passato Capodanno. Cifra che sale a 1.100 euro a persona per il Gran Galà di San Silvestro del Ristorante La Pergola dell’Hilton Cavalieri dove, dalla terrazza più alta di Roma è previsto uno spettacolo di fuochi d’artificio. Il menu firmato da Heinz Beck si apre con “Tartare di scampi su brunoise di cetrioli e papaia con cavialè” e non si fa mancare nulla, tartufo bianco e tartufo nero, fegato grasso d’anatra, ravioli di rombo, petto di piccione con arance, capriolo con crosta di pistacchi. Abito scuro, orchestra dal vivo che suonerà musica classica nella cena e i valzer per il ballo di fine anno, vista sulla splendida baia di Taormina e atmosfera d’altri tempi: così passeranno la Notte di san Silvestro gli ospiti del San Domenico, il celebre Hotel di Taormina realizzato in un convento domenicano del XV secolo e meta del jet set internazionale dalla fine dell’800.
Fonte: Ansa - Autore: Maria Gabriella Giannice

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