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CARNE DI CAVALLO NEL MACINATO: ANCHE NEL RIPIENO DELLA PASTA FRESCA DI UNA DITTA BRIANZOLA TRACCE DI CARNE EQUINA FUORI ETICHETTA. È IL TERZO CASO IN ITALIA, MA LA SICUREZZA ALIMENTARE NON È IN PERICOLO. E L’UE RIFORMA L’ANAGRAFE DEGLI EQUIDI ...

Si allarga a macchia d’olio lo scandalo della carne di cavallo presente nei cibi confezionati e non indicata in etichetta: dopo le lasagne prodotte nel bolognese e nel veronese, è la volta del ripieno della pasta fresca “Piemontesino al vitello”, prodotta dalla Marchesina Srl di Usmate Brianza, in provincia di Como. È il terzo caso, in poche settimane, in Italia, che ha portato al sequestro preventivo di 210 kg di carne di vitello e bovino adulto da parte dei Nas in aziende che forniscono la materia prima all’azienda brianzola.

La scoperta è frutto delle analisi portate avanti su 400 campioni prelevati dai Carabinieri della Salute da quando è scoppiato lo scandalo, e che ha appurato la positività di tre campioni: oltre a quest’ultimo caso, infatti, altri due sono saliti alla ribalta mediatica: le “Lasagne all’emiliana”, prodotte e confezionate dalla ditta Eurochef Italia srl di Sommacampagna, nel veronese, e le “Lasagne alla Bolognese” confezionate dalla ditta Primia di San Giovanni in Persiceto (Bo) con macinato di ditte del bresciano, che a loro volta avevano già portato al sequestro sanitario preventivo, per ulteriori controlli, di 6 tonnellate di macinato.

Lo scandalo della carne equina (scovata, tra l’altro, in alcuni campioni delle famose polpette svedesi di Ikea) al momento si configura come una serie di truffe commerciali ma non ci sono elementi, come ha ripetuto più volte il ministro della Salute, Renato Balduzzi, per lanciare “allarmi per la salute”.

La sicurezza alimentare, insomma, sarebbe garantita, tanto che in alcuni Paesi Ue, come Austria e Francia, si sta valutando di donare a istituti di beneficenza le partite di prodotti che contengono carni “fuori etichetta”. In ogni caso, in attesa di decisioni sulla tracciabilità a livello europeo, il ministero sta lavorando a una ordinanza per rendere più stringenti i controlli sanitari sui cavalli, che potrebbe essere firmata già nei prossimi giorni. Si tratta di una nuova anagrafe degli equidi per tracciare la storia sanitaria dell’animale, attraverso la notifica di tutti gli esami sanitari effettuati sui cavalli, in particolare per evitare che esemplari prima impiegati per l’attività sportiva possano poi essere introdotti illecitamente nella catena alimentare.

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