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VINO E POLITICA

Caro energia, mercato europeo, burocrazia e rappresentanza nei Consorzi: l’agenda Fivi al Governo

La Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti scrive a Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare
AGRICOLTURA E SOVRANITA' ALIMENTARE, CESCONI, FEDERAZIONE ITALIANA VIGNAIOLI INDIPENDENTI, FIVI, LOLLOBRIGIDA, vino, Italia
Il presidente Fivi - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti, Lorenzo Cesconi

Per il vino italiano sono tanti i temi urgenti da affrontare: il caro energia, come per tutti, ed i dossier su vino, alcol e salute in Europa, che riguardano da vicino anche i fondi della promozione, sono le grandi priorità. E se, più o meno indirettamente, al Governo, ancora prima della sua formazione ufficiale, lo hanno ricordato rappresentanze di filiera come Unione Italiana Vini (Uiv) e Federvini, ora a scrivere ufficialmente al Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, è la Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti, guidata da Lorenzo Cesconi, sottoponendo a Via XX Settembre un’agenda annunciata come “prioritaria per il sistema vitivinicolo”, con al centro la crisi energetica, il mercato unico europeo, l’eccesso di burocrazia e i criteri di rappresentanza nei Consorzi di tutela. “Primo tema presentato e molto attuale - sottolinea una nota Fivi - quello della crisi energetica e dell’impatto sulle filiere produttive e commerciali del sistema vitivinicolo. Per la Fivi è necessario da un lato rimodulare le politiche di sostegno sia a livello nazionale che europeo per poter assicurare la continuità produttiva e dall’altro elaborare una strategia a lungo termine di indipendenza energetica basata soprattutto sullo sviluppo delle rinnovabili”.
Altro tema definito “scottante”, si legge ancora, è “quello della semplificazione burocratica per le esportazioni, grazie all’adozione del sistema One Stop Shop, ovvero l’istituzione di uno sportello unico per l’assolvimento delle accise, già in vigore per il pagamento dell’Iva di alcune categorie di prodotti, per rafforzare la libera commercializzazione delle merci e permettere, sia ai piccoli produttori che ai consumatori europei, di trarre pieno vantaggio dalle opportunità del mercato unico. Scoraggiati dalla complessità amministrativa e fiscale molti Vignaioli rinunciano infatti a espandersi verso nuovi mercati: uno sportello unico permetterebbe loro di affacciarsi su nuove opportunità commerciali in un sicuro percorso di crescita”. Affine a questo tema quello della semplificazione burocratica e della digitalizzazione a tutti i livelli. “Fivi intende porre l’accento sulla necessità di realizzare un vero e proprio sistema digitale, sfruttando le possibilità che la tecnologia oggi offre, al fine di rendere realmente meno onerosi i carichi burocratici delle aziende vitivinicole: ad oggi purtroppo i processi di digitalizzazione hanno portato paradossalmente a più oneri, anche a causa della scarsa o inesistente comunicazione tra i diversi enti della pubblica amministrazione, che impone quindi alle aziende di inviare più volte lo stesso dato a soggetti diversi”. Infine, il quarto tema riguarda la rappresentanza dei piccoli produttori all’interno dei Consorzi di tutela. “I criteri di voto al momento favoriscono i grandi gruppi e le cooperative sociali, a causa di un’interpretazione troppo ampia del “voto ponderale” e ad un uso spesso problematico delle deleghe. Fivi chiede dunque un intervento sul decreto legislativo n. 232/2018, in particolare sull’art. 8 relativo alle modalità di voto, per rafforzare l’effettiva rappresentanza di tutti gli attori della filiera. I Vignaioli rappresentano un modello che orienta la propria produzione verso la più alta qualità, nel pieno rispetto e nella completa espressione del territorio, ed è necessario che in tutti i Consorzi sia riconosciuta loro pari dignità”. Tutti temi, questi, di cui si parlerà anche al Mercato dei Vini dei Vignaioli indipendenti, il 28 novembre, a Piacenza, dove la Fivi ha invitato a partecipare all’Assemblea Fivi lo stesso Ministro Lollobrigida.

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