Stando a quanto afferma una inchiesta di "Panorama", negli ultimi due anni, più della metà dei cinquanta migliori locali d'Italia ha aumentato i prezzi di oltre il 10%, con una punta di oltre il 50% e otto esercizi che hanno superato la soglia del 30%. Una conferma sul campo, dunque, dell'accelerazione del carovita registrato anche ad agosto, e che si deve proprio, in parte, agli aumenti della voce alberghi e ristoranti.
Il settimanale ha messo a confronto i prezzi del 2001 con quelli del 2003, utilizzando le indicazioni della Guida Rossa "Michelin" e facendo la media tra il più alto e il più basso dei prezzi riportati per ciascun ristorante. E ha scoperto che oltre la metà dei locali, in questi due anni, ha aumentato i menù con incrementi a due cifre.
Una crescita ben superiore, ricorda "Panorama", a quella dell'8,5% dichiarata dall'Istat nello stesso biennio. Il primo posto nella classifica dei rincari, dice "Panorama", spetta a uno dei locali più blasonati d'Italia, l'Enoteca Pinchiorri di Firenze, che ha visto crescere il conto del 51,3%. Subito dietro si piazzano Pierino Penati di Viganò Brianza (+42%) e il Gallura di Olbia (+38,7%).
Sono 16 i ristoranti che mostrano aumenti inferiori al tasso d'inflazione e tra questi ci sono anche nomi noti come Gualtiero Marchesi di Erbusco (+7,2%) e Vissani di Baschi (+6,5%). Ma il preferito dagli amanti del buon mangiare rischia di diventare Il Rododendro di Boves (Cuneo), che in due anni non solo non ha aumentato i prezzi, ma li ha tagliati addirittura dell'11,7%.
I ristoratori, dal canto loro, si difendono, affermando che i prezzi aumentano perché crescono i costi, in particolare delle materie prime di qualità, come il pescato, che sarebbe lievitato del 100%.Questo, però, non basta a spiegare i conti sempre più salati: e così il settimanale riporta lo studio di tre ricercatori universitari, che dimostra come sia stato anche l'avvento dell'Euro a far impennare i prezzi.
Fonte: Ansa e Panorama
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