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SCENARI

Carrelli più vuoti e prodotti low cost: come cambia la spesa degli italiani con il caro bollette

Coldiretti lancia l’allarme: tagliati il 3,2% gli acquisti alimentari nei primi otto mesi dell’anno
Coldiretti, CRISI, ITALIANI, SPESA, Non Solo Vino
Gli italiani tagliano sul carrello della spesa nel 2022. I dati Coldiretti

Bollette più salate, carrelli della spesa più vuoti. I rincari hanno portato gli italiani a tagliare del 3,2% gli acquisti alimentari nei primi otto mesi dell’anno ma allo stesso tempo a spendere il 4% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica e delle materie prime. Lo rileva l’analisi Coldiretti su dati Istat sul commercio al dettaglio ad agosto 2022 che, sullo stesso periodo del 2021, fanno registrare una diminuzione delle quantità di beni alimentari acquistate, in controtendenza sui beni non alimentari che crescono in volume del 4,6%.
L’impatto dell’inflazione si nota nel boom degli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare nei primi otto mesi un balzo del + 9,5% nelle vendite in valore, il più elevato nel dettaglio. Un dato che non sorprende se si considera che più di un italiano su due (51%) riduce la propria spesa a causa dell’aumento record dei prezzi trascinato dai rincari energetici e dagli effetti della guerra in Ucraina che riduce il potere d’acquisto dei cittadini, secondo i risultati dell’indagine condotta sul sito della Coldiretti dove si evidenzia che un altro 18% di cittadini dichiara di aver ridotto la qualità degli acquisti. Solo il 31% dichiara di non aver modificato le abitudini di spesa.
Cambia il carrello ma anche il “come” fare la spesa. Gli italiani vanno a caccia delle offerte, si recano in punti vendita diversi alla ricerca delle promozioni. “Accanto alla formula tradizionale del 3x2 ed ai punti a premio - precisa la Coldiretti - si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa”.
La situazione sociale fa suonare un campanello di allarme: oltre 2,6 milioni di persone in Italia chiedono aiuto per mangiare affidandosi ai pacchi dono o alle mense di carità. E le preoccupazioni aumentano in vista dei prossimi mesi per una filiera agroalimentare che vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale, e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740.000 aziende agricole, 70.000 industrie alimentari, oltre 330.000 realtà della ristorazione e 230.000 punti vendita al dettaglio (analisi Coldiretti). In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +500% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Ma aumenti riguardano anche il vetro che costa oltre il 50% in più sul 2021, il 15% il tetrapack, il 35% le etichette, il 45% il cartone, il 60% i barattoli di banda stagnata fino ad arrivare al +70% per la plastica.
Per il presidente Coldiretti Ettore Prandini “bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mettono a rischio imprese e famiglie in settori vitali per il Paese”, aggiungendo che “rischiamo un crack alimentare, economico e occupazionale visto che proprio in questi mesi si concentrano le produzioni agricole tipiche del made in Italy e della Dieta Mediterranea con le loro lavorazioni per olio, vino, ortaggi e frutta per conserve, succhi e derivati”.

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