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SOTTO IL MARTELLO

Case Basse (Soldera), Sassicaia e Pergole Torte: i lotti top dell’asta Pandolfini

A Firenze, il 9 e 10 novembre, con la Borgogna (da Romanée-Conti a Domaine G. Roumier) e la Champagne protagoniste

La Toscana protagonista assoluta, e poi Piemonte, Bordeaux, Champagne, Rodano, Loira e Borgogna, ma anche i territori di nicchia del Belpaese e del resto del mondo. Ecco gli ingredienti de “La raffinatezza della complessità”, l’asta Pandolfinidi scena il 9 e 10 novembre a Firenze, con più di 600 lotti, aperta da un light lunch firmato dall’Enoteca Pinchiorri, tre stelle Michelin e tra le cantine più prestigiose del Belpaese. Sotto il martello, lotti rari e preziosi, come la doppia magnum di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva Gianfranco Soldera 2004, stimata tra gli 8.000 ed i 16.000 euro, la magnum di Pétrus 2015 (5.500-11.000 euro) e la bottiglia di Musigny Domaine G. Roumier 2015 (8.000-16.000 euro). A spuntare le quotazioni maggiori, però, sono, come sempre, le diverse annate di Romanée Conti Domaine de la Romanée Conti: dalla 1999 (15.000-30.000) alla 2004 (10.000-20.000), dalla 2014 (10.000-20.000) alla 2017 (12.000-24.000).

Grande attesa anche per la verticale di Sassicaia di Tenuta San Guido (28 bottiglie, dalla 1967 al 2000, stimata tra i 10.000 ed i 20.000 euro), così come per la magnum della mitica annata 1985 (5.000-10.000 euro). Quotazione identica (5.000-10.000 euro) per la sei litri di Masseto 2011 di Frescobaldi, poco inferiore quella della doppia magnum di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno 2004 (5.000-8.000 euro). Tanti i lotti de Le Pergole Torte di Montevertine, su cui spicca la 12 litri dell’annata 2000 (3.500-7.000 euro), e poi una sei litri di Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi 2013 (2.500-5.000 euro), sei bottiglie di Solaia 2007 di Antinori (1.200-2.400 euro), sei bottiglie di Sorì San Lorenzo Gaja 1085 (1.200-2.400 euro) e diversi lotti di griffe delle Langhe come Bartolo Mascarello e Giuseppe Rinaldi.

Tornando Oltralpe, da segnalare ancora la selezione di sei bottiglie di Domaine Charles Lachaux 2021 (3.000-6.000 euro), la piccola verticale (2016-2020) di Gevrey-Chambertin Clos Saint Jacques Domaine Armand Rousseau (4.500-6.500 euro) sei bottiglie di Dom Pérignon Rosé 2008 (1.500-3.000) e tre bottiglie di Dom Pérignon Lady Gaga Edition 2010 (700-1.400 euro), la magnum di Cristal Louis Roederer 1999 (1.500-3.000 euro). La Borgogna fa la parte del leone, con 200 lotti dai Domaine più blasonati della regione: Liger-Belair, Coche-Dury, Roumier, Jayer, d’Auveney, Leroy e l’astro nascente Charles Lachaux.

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