02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CASEIFICI EMILIANI IN GINOCCHIO: SALE IL NUMERO DELLE AZIENDE COINVOLTE (2.000-3.000), E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CHIEDONO AL GOVERNO DI RINVIARE IMU, IRPEF, IVA, INPS E IRAP. CATANIA: “MINISTERO AL LAVORO, DANNI SUPERIORI AI 200 MILIONI”

Non Solo Vino

Tra Mantova e Modena, su scaffalature alte anche 20 piani, stavano stagionando almeno 400.000 forme di Parmigiano e Grana, pronte per il mercato, quando il terremoto che ha colpito l’Emilia la notte tra il 19 ed il 20 maggio, le ha sepolte tra le macerie (foto), riducendole ad un cumulo di formaggio invendibile. Danni ingenti (la Coldiretti parla di 200 milioni di euro), che coinvolgono tra le 2 e le 3.000 aziende, ed uno dei settori trainanti dell’economia emiliana che si ritrova in ginocchio, perché, come spiega il Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano, “le forme più giovani e più fragili non si possono recuperare, vanno svendute prima che ammuffiscano”.

E intanto, oltre all’Imu, entro giugno le aziende agricole dovranno pagare l’Iva, l’acconto 2012 e il saldo dell’Irpef o dell’Ires, l’Irap, i contributi Inps per un totale stimato di almeno 150 milioni di euro per le sole aziende agricole ai quali si aggiungono le rate di mutui e prestiti. A farlo notare, uno studio della Coldiretti sulle tasse e su debiti in scadenza per le aziende agricole situate nelle zone del terremoto, dopo che il presidente del Consiglio Mario Monti ha annunciato il suo proposito di rinviare solo il pagamento dell'Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili. Il terremoto, oltre ad avere provocato danni diretti alle imprese, ha di fatto bloccato l’attività economica di molte aziende agricole, che sono il fulcro di un sistema produttivo che ha dato origine ed alimenta la Food valley italiana, dalla quale partono verso l’Italia ed il resto del mondo le più prestigiose produzioni agroalimentari nazionali, dal Parmigiano Reggiano all’aceto balsamico di Modena, dal prosciutto di Parma fino al Lambrusco. Basti pensare che nelle sole province di Ferrara, Modena e Mantova si realizza il 5% del valore della produzione agricola nazionale.

“Oggi il Consiglio dei Ministri ha preso un primo provvedimento dichiarando lo stato di emergenza per i territori colpiti dal sisma. Il Ministero è al lavoro per completare al più presto il monitoraggio, premessa per consentire alla aziende di riprendere celermente la loro attività produttiva. Da una prima stima i danni per il settore agroalimentare potrebbero rivelarsi superiori ai 200 milioni di euro.” Così il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania ha commentato i primi risultati del monitoraggio dei danni provocati dal sisma nel Nord d’Italia.

Focus - Le stime del Ministero delle Politiche Agricole

Il sisma del 20 maggio ha coinvolto il territorio di 4 provincie (Ferrara, Modena, Mantova, Rovigo). Nei comuni interessati con danni strutturali (circa 50 comuni), operano oltre 10.000 aziende agricole, di cui poco meno di 1.000 allevamenti, e alcune centinaia di strutture di trasformazione, lavorazione e magazzinaggio di prodotti agroalimentari. La superficie agricola interessata è di oltre 250.000 ettari.

Con le prime stime si sono identificate anche differenti tipologie di danni:

1. Danni a prodotti non durevoli con perdita di valore totale o parziale:

A questo riguardo il danno maggiore riguarda i magazzini di conservazione dei formaggi Dop Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Sono stati censiti 13 magazzini colpiti con il crollo a terra delle scalere e quindi di tutto il formaggio. Altri danni rilevanti riguardano perdite di prodotto in strutture di lavorazione e trasformazione (acetaie, cantine, caseifici) nonché in aziende agricole a seguito di crolli di stalle e magazzini.

2. Vi sono poi i danni alle strutture ed alle attrezzature durevoli, ed a questo riguardo vengono segnalati:

strutture di aziende agricole: diverse decine di crolli ed inagibilità totale di abitazioni agricole, capannoni, stalle, magazzini, nonché centinaia di casi di danni strutturali la cui gravità dovrà essere valutata;

altre strutture agroalimentari: diverse decine di strutture (sia magazzini formaggio di cui al punto precedente nonché acetaie, cantine, caseifici e magazzini frigoriferi) hanno subito danni strutturali agli edifici e alle strutture e macchinari interni.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli