“Se fosse vero, così come riportato da “La Stampa” questa mattina, la mancanza di “tracciabilità” di 50 milioni nei libri contabili dell’Agea, l’agenzia che smista i fondi agricoli con cui l’Europa finanzia l’agricoltura italiana, saremmo in presenza di un gravissimo episodio sul quale è indispensabile fare subito piena luce perché confermerebbe le nostre ripetute preoccupazioni”. Lo affermano Leana Pignedoli e Roberto Ruta, senatori del Partito Democratico e rispettivamente vice presidente e capogruppo della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
Secondo l’articolo, firmato da Guido Ruotolo e Michele Zatterin, “la Guardia di Finanza ha scoperto una serie di irregolarità identificate dall’Agenzia e non segnalate alla Commissione Ue, cosa che avrebbe dovuto accadere per consentire il recupero del maltolto. In campo sono anche gli 007 dell’Olaf, l’organismo antifrode Ue. L’omessa comunicazione basta perché Bruxelles ritiri la concessione a intermediare gli aiuti, il che equivarrebbe a chiudere la cassa lasciando a secco gli agricoltori”, si legge tra l’altro.
“La sparizione dei fondi agricoli - continuano Pignedoli e Ruta - avrebbe conseguenze pesantissime per l’agricoltura italiana, perché Bruxelles potrebbe bloccare la concessione dei finanziamenti ad Agea e dunque agli agricoltori. Ora occorre procedere immediatamente alla nomina della nuova governance di Agea per garantire un vero e proprio processo di riforma dell’agenzia. Infatti, ancora più di ieri, è urgente l’esigenza di affrontare il tema della riorganizzazione degli enti Agricoli, a partire proprio da quelli che gestiscono le risorse europee: non ci può essere ripresa e capacità competitiva se non si parte da trasparenza e regole certe. L’obiettivo del nostro disegno di legge - ricordano Pignedoli e Ruta - è riformare interamente l’organizzazione degli enti vigilati per assicurare una possibilità di controllo reale della loro attivita’ con trasparenza nei bilanci e negli atti e favorire risparmio di spesa ed efficienza complessiva del sistema”.
Il 18 luglio 2013, il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia de Girolamo, annunciava che “l’Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, verrà commissariata nelle prossime perché é l’ente più importante attraverso il quale vengono fatti i pagamenti. Sono in arrivo tanti soldi dalla Pac e rispetto a questo ente ci vuole serietà, trasparenza e legalità”. Ma ancora non c’è nessun nome ufficiale. Il 27 giugno, lo ricordiamo, erano arrivate le dimissioni del direttore di Agea, Guido Tampieri.
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