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CLASSIFICHE

Castello dei Rampolla e Giuseppe Rinaldi: ecco i “Must Buy” di “Wine Lister”

Non solo Liv-ex: tra i vini da avere in cantina, decine di etichette del Belpaese, da Masseto a Castello di Ama (sul podio)

Sì, sembra davvero arrivato il momento dei fine wine italiani. Lo dice il Liv-ex, il benchmark del mercato secondario dei vini di pregio, con l’indice dedicato alle griffe del Belpaese, l’Italy 100, cresciuto del 9,7% negli ultimi 12 mesi, e lo conferma “Wine Lister”, il portale che mette in fila i migliori vini al mondo in base a punteggi della critica, distribuzione e potenzialità di invecchiamento. In vetta alla classifica dedicata ai “Must Buy”, ossia ai 100 vini su cui investire, per rapporto qualità prezzo e capacità di apprezzarsi, ci sono due etichette italiane: d’Alceo 2013 del Castello dei Rampolla e Barolo Brunate Le Coste 2010 di Giuseppe Rinaldi, con 100 punti, davanti ad un Premier Cru di Bordeaux come lo Chateaux Margaux 2009, sul gradino più basso del podio con 99 punti, a pari merito con L’Apparita 2004 del Castello di Ama.
Ma le griffe dell’Italia enoica sono presenti in massa anche oltre le prime posizioni: a 98 punti troviamo infatti
il Chianti Classico Riserva Vigna del Sorbo 2010 di Fontodi, L’Apparita 2013 del Castello di Ama, il Masseto 2007, il Barolo Rocche di Castiglione 2014 di Vietti, il Sammarco 2006 del Castello di Rampolla, il Tignanello 2015, il Collezione de Marchi Cabernet Sauvignon 2010 di Isole e Olena, il Barolo Cascina Francia 2006 di Giacomo Conterno, il Percarlo 2013 di San Giusto a Rentennano, il Masseto 2010, il Sammarco 2013 del Castello dei Rampolla.
E ancora, con 97 punti, il Soldera Case Basse 2001, il Syrah 2012 di Tua Rita, lo Scrio 2010 de Le Macchiole, il Vigna Seré 2004 di Romano Dal Forno, il Barolo Gavarini Vigna Chiniera 2008 di Elio Grasso, il Barolo Conteisa 2008 di Gaja, il Collezione de Marchi Cabernet Sauvignon 1999 di Isole e Olena, il Brunello di Montalcino La Cerbaiola 2004 di Salvioni, il Barbaresco Sorì Tildin 2007 di Gaja, il Chianti Classico Bellavista 1988 del Castello di Ama, l’Alceo 2011 del Castello dei Rampolla, il Barolo Sperss 2006 di Gaja, il Barolo Cerequio 2007 di Roberto Voerzio, il Barolo 2004 di Bartolo Mascarello, il Terra di Lavoro 2010 di Galardi, il Barolo Cannubi Boschis 2013 di Luciano Sandrone, il Barolo Monprivato 2007 di Giuseppe Mascarello e Figlio, il Brunello di Montalcino 2007 Cerbaiona, il Sassicaia 1998 di Tenuta San Guido ed il Paleo Rosso 2010 de Le Macchiole.

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