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C’è la Bulgaria, con Plovdiv, al primo posto delle 10 migliori capitali del vino in Europa

Nella classifica, stilata dal sito di viaggi “European Best Destinations”, due le mete italiane: Toscana (n. 5) e Piemonte (n. 7)
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Plovdiv (Bulgaria) è la n. 1 delle capitali del vino (ph: European Best Destinations)

Al primo posto svetta, a sorpresa, la Bulgaria, con l’antica regione vitivinicola di Plovdiv; a seguire La Rioja, in Spagna, con Bilbao e l’iconico Museo Guggenheim a fare da cancello d’ingresso; poi l’intramontabile Bordeaux (n. 3), tra i più famosi territori del vino francese, e la pittoresca Valle del Douro (n. 4), in Portogallo. Al quinto posto troviamo la prima meta italiana, ovvero la Toscana, seguita dalla regione della Champagne (n. 6) e dal Piemonte (n. 7). Infine l’Alsazia (n. 8) in Francia, la Mosella (n. 9) in Germania e Santorini (n. 10) in Grecia. Sono queste le 10 migliori capitali del vino in Europa del 2025 selezionate da “European Best Destinations”, noto sito di viaggi, attraverso un sondaggio tra oltre 280.000 amanti del vino di 82 Paesi.
Se l’Europa offre infinite opportunità per visitare vigneti e cantine e per degustare bottiglie famose o emergenti, ve ne sono alcune che presentano esperienze enologiche eccezionali in scenari unici. Plovdiv, in Bulgaria, è stata incoronata la migliore capitale del vino in Europa del 2025, superando alcune delle regioni vinicole più iconiche del mondo, grazie ad una tradizione vinicola che risale ad oltre 5.000 anni fa. Il suo terroir unico e le sue tradizioni vinicole offrono un legame con un artigianato secolare circondato da paesaggi mozzafiato. A Plovdiv e nella regione vengono coltivate eccellenti varietà di uva, tra cui Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Noir, Sauvignon Blanc, Semillon, Chardonnay e varietà locali come Mavrud e Rubin. Può essere divertente programmare un viaggio in concomitanza con uno dei festival più popolari della città, come l’International Exhibition of Vine-Growing and Wine Producing - Vinaria, il Wine and Gourmet Festival, o l’Urban Wine Fest. Oltre a essere una grande destinazione per il vino, Plovdiv è una città affascinante e attraente da visitare. Il suo centro storico è pieno di case colorate del 19° secolo, affascinanti caffè e palazzi splendidamente conservati risalenti ai periodi romano, ottomano e rinascimentale bulgaro.
Al n. 2 della classifica si è piazzata La Rioja, in Spagna, di cui Bilbao, nei Paesi Baschi, è considerata la porta d’accesso. La città ospita l’iconico Museo Guggenheim che ha contribuito a rigenerare la zona portuale e la città stessa. È anche un paradiso per i buongustai, con strade piene di bar di pintxos e 14 ristoranti stellati Michelin a Bilbao e nei dintorni. A breve distanza in auto da Bilbao si trova La Rioja, una delle regioni vinicole più celebri della Spagna, particolarmente famosa per la sua uva Tempranillo, che produce vini rossi ricchi e complessi. Il turismo del vino è importante per la regione, con molti vigneti che offrono accommodation.
Situata nella zona più nota al mondo per l’enoturismo, con 6.000 tenute vinicole, la città di Bordeaux, nella Francia sud-occidentale, è un’eccellente base per tour dei vigneti, degustazioni e acquisto di vino. Questa regione francese è particolarmente famosa per i suoi blend rossi, tra cui Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc. I vigneti di Bordeaux, che si estendono attraverso paesaggi pittoreschi, producono alcuni dei vini più acclamati al mondo, tra cui quelli delle rinomate regioni di Saint-Émilion e Pomerol. La cultura del vino a Bordeaux non riguarda solo la bevanda in sé, ma comprende un’esperienza completa che include l’imponente Cité du Vin nella città di Bordeaux, un museo del vino unico nel suo genere che offre mostre e degustazioni immersive.
La Valle del Douro, in Portogallo, lungo il pittoresco fiume Douro (sito Patrimonio Mondiale dell’Unesco), è piena di terrazze fiancheggiate da viti coltivate da secoli per produrre vini rinomati, in particolare il Porto. Le principali varietà di uva autoctona, come Touriga Nacional e Touriga Franca, contribuiscono ai suoi vini rossi ricchi e complessi, mentre i terreni della regione e il clima caldo e secco aggiungono profondità e carattere a ogni bottiglia. Porto, spesso il punto di partenza per le esplorazioni della Valle del Douro, ospita cantine come Graham’s e Taylor’s, dove i visitatori scoprono la storia del vino Porto e partecipano alle degustazioni.
La Toscana, al n. 5, è la prima destinazione italiana in classifica: “iconica per i suoi vini come il Chianti Classico e il Brunello di Montalcino - scrive la redazione di “European Best Destinations” - è una delle regioni più pittoresche del mondo”. Le dolci colline, fiancheggiate da vigneti e punteggiate da borghi medievali, creano uno scenario mozzafiato per gli amanti del vino. Con numerose aziende vinicole che offrono tour e degustazioni, la regione non è solo un paradiso per gli enofili, ma ha anche una vivace scena culturale, dall’arte rinascimentale alle delizie culinarie locali.
La regione della Champagne, riconosciuta a livello mondiale come la culla del prestigioso vino spumante, presenta un terroir unico, con terreno calcareo e clima fresco, fondamentale per la produzione di uve di alta qualità utilizzate nello Champagne, principalmente Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. I visitatori della regione dello Champagne possono concedersi un'esperienza immersiva, dai tour dei vigneti alle degustazioni presso prestigiose case come Moët & Chandon, Veuve Clicquot e Dom Pérignon.
Il Piemonte, al n. 7 della classifica, è una rinomata regione vinicola, famosa per i suoi vini a base di Nebbiolo come il Barolo e il Barbaresco, secondo “European Best Destinations”. Incastonato tra le Alpi e gli Appennini, il suo terroir distintivo produce vini robusti e aromatici, rendendolo una destinazione di prim’ordine per gli amanti del vino. Il viaggio inizia nella zona delle Langhe, caratterizzata da dolci colline e borghi medievali, con Alba come tappa fondamentale. Nota per i suoi tartufi bianchi, Alba ospita la Fiera autunnale del tartufo bianco, dove i visitatori possono concedersi la cucina locale e gli abbinamenti di vini. 
L’Alsazia, in Francia (n. 8), è caratterizzata dal suo mix di eredità francese e tedesca, visibile nella sua architettura, cultura e vini distintivi. Il viaggio inizia a Strasburgo, sede dell’imponente Cattedrale e dell'affascinante quartiere della Petite France. La Strada del vino dell’Alsazia, lunga 170 km, attraversa villaggi da favola come Colmar, Eguisheim e Riquewihr, rinomati per la loro atmosfera medievale e le splendide viste sui vigneti lungo i monti Vosgi. I vini dell’Alsazia sono principalmente bianchi. Nota per i Riesling frizzanti e gli aromatici Gewürztraminer, l’Alsazia offre abbinamenti ideali per piatti locali come choucroute e tarte flambée. Anche il Crémant d’Alsace, uno spumante, è un fiore all'occhiello della regione, che rivaleggia con lo Champagne in termini di qualità. P
Conosciuta per i suoi vigneti di Riesling famosi in tutto il mondo, i paesaggi spettacolari e la cultura del vino che risale a oltre 2.000 anni fa, la Valle della Mosella (al n. 9) è divisa in tre aree principali, Bassa, Media e Alta Mosella, e presenta alcuni dei vigneti più ripidi del mondo, tra cui il famoso Bremmer Calmont. Questo terreno accidentato contribuisce ai vini Riesling distintivi della regione, che sono caratterizzati da sapori ricchi di minerali e infusi di ardesia, con varietà che vanno dal secco al dolce. I visitatori possono anche esplorare l’architettura medievale di Traben-Trarbach e l'iconico castello di Burg Eltz, incastonato in paesaggi lussureggianti.
Al n. 10 della classifica, Santorini, in Grecia, non è nota solo per i suoi tramonti mozzafiato e gli edifici bianchi, ma anche per la sua distintiva tradizione vinicola. Il suolo vulcanico dell’isola, unito ad un clima mediterraneo secco, crea le condizioni perfette per produrre vini unici e di alta qualità. Santorini è famosa soprattutto per la sua varietà di uva distintiva, l’Assyrtiko, che prospera nel terroir accidentato del’isola, producendo vini freschi, minerali e pieni di carattere. Le antiche tradizioni vinicole risalgono a migliaia di anni fa, con prove di viticoltura risalenti al IV secolo a.C. L’Assyrtiko è il fiore all'occhiello, insieme al Vinsanto, un vino ricco e dolce invecchiato alla perfezione, spesso in cantine secolari costruite nella roccia vulcanica.

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