CENONE DI SAN SILVESTRO ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE: SECONDO LA CIA-CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI, GLI ITALIANI METTERANNO IN TAVOLA 6.800 TONNELLATE DI COTECHINO E STAPPERANNO 8 MILIONI DI SPUMANTI

In vista dell’ormai prossimo cenone di San Silvestro, gli italiani metteranno in tavola 6.800 tonnellate tra cotechini e zamponi e stapperanno 80 milioni di spumanti, imitati all’estero dove si festeggerà con più di 55 milioni di bottiglie, con un aumento del 20% sullo scorso anno; gli acquisti delle bollicine in Italia rimangono sostanzialmente stabili: ecco i dati per il Capodanno 2009 registrati dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, che sottolinea come, nei prossimi giorni, sulle tavole “si brucerà” in “un sol boccone” la quasi totalità della produzione nazionale di cotechini e zamponi, prodotti tipici e tradizionali delle feste di fine d’anno, mentre crescono le vendite dei marchi di bollicine meno conosciute, ma spesso di grande qualità perché ottenute in cantine con piccole produzioni.

Nel dettaglio, i più venduti saranno lo Zampone e il Cotechino di Modena Igp - riconoscibili dal marchio di tutela europeo, il logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline - ma è altissima anche la richiesta, direttamente agli allevatori, per quelli artigianali. Dopo la ripresa del 2007 che rimontò il forte calo del 2005-2006, lo zampone e il cotechino, secondo la Cia, stanno registrando una sostanziale stabilità nelle vendite con una flessione contenuta allo 0,5%. Scongiurati quindi i timori legati allo sciopero dello zampone dopo l’allarme diossina delle scorse settimane su carni irlandesi, che non sta condizionando il mercato.

I prezzi al consumo, sottolinea la Cia, rimangono sostanzialmente stabili: la forbice dei prezzi per questi prodotti va dai 4 ai 12 euro per pezzo. La Cia ha, inoltre, stilato una lista di consigli utili per l’acquisto: “non comprateli se sono privi del bollino metallico con tutti i dati relativi al produttore e se sono venduti ad un prezzo troppo basso. Quando zamponi e cotechini hanno tra gli ingredienti in etichetta troppi polifosfati, significa che sono stati fatti con molta acqua, perché questi additivi servono per fissarla nell’impasto. Un cotechino e uno zampone di buona qualità devono essere da rosa a rosso, senza aloni scuri. In genere, una colorazione scura è indice di carne scadente o comunque viziata da un difetto di preparazione. Al taglio la fetta si deve presentare compatta e uniforme. Sia l’impasto che l’involucro non devono essere né troppo molli, né troppo consistenti”.

Tra le bollicine di casa nostra, il più venduto è l’Asti spumante, con una produzione annuale importante, consumata soprattutto in questo periodo dell’anno. La domanda di Prosecco, la cui domanda è maggiormente frammentata nel corso dell’anno, aumenta notevolmente, con quello di Valdobbiadene Doc che ha raggiunto 50 milioni di bottiglie. Per il Prosecco è stato un anno di grande successo con un tasso di crescita entusiasmante. Il successo dello spumante italiano all’estero è il frutto della crescita in Germania (+16%) e negli Stati Uniti (+8%) che, secondo quanto sottolinea la Cia, sono rispettivamente il secondo e il primo cliente delle nostre bollicine, con oltre un terzo delle vendite estere. In terza posizione si classifica il Regno Unito, dove le spedizioni sono aumentate addirittura del 72%, mentre una tendenza estremamente positiva si registra anche per la Spagna con un balzo del 33% e per la Francia con un incremento del 2%, nonostante la concorrenza del locale champagne. Una competitività confermata anche dal fatto che in Usa e in Svizzera l’Asti e il prosecco hanno superato la quota dello champagne.