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VIAGGIATORI DEL VINO

Censis: dalle Olimpiadi un boost all’enoturismo in Lombardia

La regione è solo settima in Italia, ma ha grosse potenzialità ancora da sfruttare, con Valtellina, Franciacorta ed Oltrepò Pavese
CENSIS, ENOTURISMO, LOMBARDIA, OLIMPIADI, Italia
I vigneti della Valtellina

Il fenomeno dell’enoturismo, che già in Lombardia attraversa un momento positivo al netto del rallentamento degli anni della pandemia, potrebbe beneficiare enormemente dell’evento delle Olimpiadi invernali, previste nel 2026: a dirlo è una ricerca di Giulio De Rita (Censis), in collaborazione con Klaus Davi. Secondo lo studio, la Lombardia occupa attualmente la quinta posizione fra le regioni che esportano vino, ma con un enorme potenziale per la forza attrattiva dell’enoturismo, visto che per ora si trova solo in 7° posizione (3%), dietro a Toscana (28%), Piemonte (23%), Veneto (15%), Trentino (8%), Friuli Venezia Giulia (6%), Sicilia e Puglia (5%). Secondo Giulio De Rita “il Censis non fa previsioni ma registra il presente. Ma salta agli occhi di tutti che il dato dell’attrattività dell’enoturismo in Lombardia è nettamente sottostimato rispetto alle potenzialità che può presentare”.
Un altro dato, segnalato da De Rita e Klaus Davi, è che ancora oggi il percepito della Lombardia è Milano-centrico; solo in parte la notorietà di Milano si riversa sulle province lombarde. Ma chi ha esplorato la Lombardia ne è rimasto affascinato e coinvolto. Per l’occasione, l’agenzia di comunicazione d’impresa di Klaus Davi ha analizzato il “sentiment” online di mille turisti: hanno dimostrato di apprezzare tutto il territorio della regione, e non solo il capoluogo. La regione si conferma nel percepito internazionale ancora legata a Milano (complice le tante fiere in settori nevralgici come moda e arredo-design), ma tutte le province lombarde hanno fatto grossi passi in avanti nel percepito e nello storytelling internazionale. Brescia viene identificata per le sue storie industriali; Bergamo per la Città Alta; Como per i paesaggi ed il lago dei vip; Mantova per gli affreschi del Mantegna; Varese per il Sacro Monte; Cremona per le liuterie e violini; Pavia per la Certosa. Venendo più propriamente ai vini, ecco i territori che vengono associati alle varie tipologie di vino: per le bollicine spiccano Franciacorta e Oltrepò; per i vini bianchi il Lugana. Per i rossi e bianchi fermi l’Oltrepò Pavese (specie Pinot Nero); mentre per i vini eroici le bottiglie di Valtellina. Promossi i ristoranti lombardi con valutazioni lusinghiere. E non è un caso che gli chef che operano in Lombardia spicchino anche all’estero, come Enrico Bartolini (unico tre stelle Michelin a Milano) o Carlo Cracco.

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