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CHIUDE IL SIPARIO SUL SALONE DEL GUSTO: OLTRE 125 MILA VISITATORI, ANCHE CARLO D’INGHILTERRA DIVENTA SOCIO SLOW FOOD

Oltre 125 mila visitatori e 2.400 giornalisti, 1.500 nuovi soci Slow Food, stranieri arrivati da ben 30 nazioni (se si escludono le 130 presenti a Terra Madre): questi i dati che segnano il rinnovato successo del Salone del Gusto, la kermesse enogastronomica biennale che chiuderà questa sera il sipario al Lingotto di Torino. Per l' inventore della manifestazione Carlo Petrini è ormai assodato che il Salone è riuscito nel suo intento di sensibilizzare la gente verso i temi che stanno alla base della filosofia slow in campo alimentare, dalla lotta contro gli Ogm, all'attenzione non solo per le caratteristiche organolettiche dei prodotti ma anche per la loro "qualità ambientale e sociale". Caratteristiche, queste ultime, che esigono una produzione ecocompatibile e volta a migliorare le condizioni di vita dei soggetti coinvolti, i produttori, "primo anello di una catena – ha sottolineato Petrini - che dà troppo alla grande distribuzione, penalizzando sia chi produce sia chi consuma". Grande successo hanno riscosso i presidi, i prodotti da salvare perché a rischio di estinzione che hanno fatto registrare il tutto esaurito agli stand di quelli più conosciuti, come il lardo di Colonnata e la robiola di Roccaverano, ex prelibatezze di nicchia oggi trasformate in prodotti ricercati da tutti. Curiosità hanno destato anche i presidi stranieri, a partire dai 5 britannici, valorizzati anche dalla visita dell' erede al trono britannico, il principe Carlo, che ha fatto suoi i valori di Slow Food al punto di chiedere di esserne associato.

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