Un progetto per aiutare le piccole e medie imprese italiane a cavalcare più arditamente il canale dell’e-commerce, non solo con l’opportunità di vendita dei prodotti, ma favorendo incontri sul web con i buyers di tutto il mondo, a partire da quel mercato cinese che ha consentito nel 2019 al food & wine italiano di fatturare 440 milioni di euro, di cui 130 totalizzati dal settore vino. Con questi intenti Cia-Agricoltori italiani e il colosso cinese dell’e-commerce b2b Alibaba.com hanno firmato un accordo, presentato oggi a Roma. Alibaba, ben conosciuto in Italia anche per aver firmato un accordo con il Ministero delle politiche Agricole per promuovere e tutelare i prodotti del made in Italy sul suo portale, difendendoli da “Italian sounding” e contraffazioni, continua dunque a rivolgere la sua attenzione al settore del food & beverage che rappresenta la prima voce tra le “top industries” della piattaforma online, con il 12% dei click sul vino e il 7% sulla pasta.
D’altra parte, i dati parlano chiaro: Oggi l’e-commerce b2b (vale a dire lo scambio commerciale di prodotti o servizi tra aziende) è 11 volte più grande del b2c (business-to-consumer, ovvero rivolto dall’azienda al consumatore finale). Attualmente, l’export online italiano b2c vale 11,8 miliardi di euro, nel complesso, mentre l’export online tricolore b2b arriva a fatturare ben 132 miliardi. In questo contesto, Alibaba.com rappresenta la maggiore piattaforma di e-commerce b2b del mondo, con 150 milioni di utenti registrati, 190 tra Paesi e Regioni coinvolte, oltre 300.000 richieste al giorno per 40 settori merceologici.
Con la firma dell’intesa, che avrà durata di un anno, Cia e Alibaba.com si impegnano a collaborare, tramite anche il supporto di Adiacent - unico global service partner certificato da Alibaba.com per l’erogazione di servizi a valore aggiunto nella Comunità Europea - a sostenere, promuovere e valorizzare aziende locali e prodotti agroalimentari di qualità tramite il portale web internazionale, collegando acquirenti e fornitori, produttori e grossisti, per condurre affari in modalità virtuale.
“È un accordo che rinnova l’impegno dell’organizzazione - ha detto Dino Scanavino, presidente nazionale Agricoltori Italiani/Cia - a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende agricole e agroalimentari nazionali. Si può vincere la sfida dell’export agevolando l’accesso delle nostre imprese sui mercati stranieri, facilitando non solo il rapporto diretto tra aziende e consumatori, ma anche tra aziende stesse, offrendo nuove e importanti occasioni di sviluppo attraverso il commercio elettronico”.
Il presidente Scanavino ha spiegato così a Winenews l’aspetto innovativo di questo accordo: “non è una piattaforma comune di vendita, ma un’impresa più complessa che porterà prestigio e successo a chi aderisce. Si tratta infatti di un’area in cui le imprese Cia potranno incontrare i buyer e quindi andare incontro ai consumatori del mondo non solo vendendo il prodotto ma raccontando la propria storia, mettendo in vista l’agroalimentare italiano e quello che sta dietro alla produzione. La vera scommessa è questa: entrare in relazione con i cittadini del mondo attraverso la piattaforma Alibaba e la nostra organizzazione”.
Per Rodrigo Cipriani Foresio, “Alibaba non è il salvatore di nessuno ma con questo progetto proponiamo un’opportunità da sfruttare al meglio. La collaborazione siglata con Agricoltori Italiani/Cia - ha aggiunto il managing director del colosso cinese per il Sud Europa - ci rende molto orgogliosi e si inserisce pienamente nel progetto a lungo termine di Alibaba.com per supportare le aziende italiane del settore agroalimentare, in particolare le realtà più piccole, nel loro percorso di digitalizzazione e internazionalizzazione”. Cipriani Foresio ha ricordato che il colosso cinese ha scelto l’Italia, e in particolare le piccole e medie imprese dell’agroalimentare italiano, come platea privilegiata rispetto al resto del mondo per avviare un progetto di incentivazione all’uso della sua piattaforma digitale. “I costi - ha detto il manager - sono veramente esigui, in pratica l’azienda sulla nostra piattaforma costa all’anno quello che costerebbe una sua partecipazione di tre-quattro giorni ad una fiera internazionale”.
L’obiettivo di Alibaba.com, che già raccoglie un migliaio di piccole e medie imprese dell’agroalimentare italiano, è di arrivare a 10.000 realtà in cinque anni. E per questo è stato istituito in Italia un team dedicato al supporto di una maggiore digitalizzazione e promozione dell’e-commerce. Intanto proprio il vino fa da apripista all’iniziativa Cia-Alibaba: l’azienda vitivinicola piemontese Cantine Malvirà, che, da tre generazioni, propone i vini del Roero, è stata la prima, nei giorni scorsi, a mettere on line su Alibaba il suo sito di e-commerce b2b.
“Questo accordo offre alle Pmi dell’ agroalimentare tricolore un’opportunità da sfruttare al meglio - ha osservato Rodrigo Cipriani Foresio a WineNews - per esempio, il vino italiano è ancora scarsamente rappresentato sulla nostra piattaforma, eppure avrebbe grandi opportunità. Il settore wine in Cina è un settore molto grosso e in crescita esponenziale, in mano principalmente a Francia, Cile, Australia. Invece, l’Italia, che è il primo produttore al mondo, è ancora abbastanza latitante. Il messaggio è che le aziende del vino italiane devono darsi da fare, c’è bisogno di maggiore expertise e conoscenza del mondo digitale e dell’e-commerce. Abbiamo dei casi di aziende italiane, come Vino75, presenti sulla nostra piattaforma, ma speriamo e ci auguriamo che che in futuro possano aggiungersi grandi brand italiani che sono la storia della cultura del vino nel Belpaese”.
Tra i punti dell’accordo tra Cia e Alibaba.com, anche tanti servizi a supporto delle aziende sul marketplace: creazione di materiale pubblicitario e informativo; commercializzazione di prodotti e fornitori sulla vetrina “Padiglione Italia” del portale; partecipazione a eventi e attività come roadshow, convegni, promozioni online tramite canali social o media; consulenza di marketing e comunicazione. “Siamo orgogliosi di prendere parte a questa iniziativa - ha osservato Paola Castellacci, ceo di Adiacent - siamo convinti che, con 45 anni di esperienza, oltre 2.500 collaboratori e 23 uffici in tutta Italia, il nostro gruppo possa sostenere la digitalizzazione delle imprese del Made in Italy e aiutare le aziende associate Cia a beneficiare al meglio delle opportunità offerte dal più grande marketplace B2b online al mondo”.
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