In Friuli si conserva uno dei più antichi ricettari del mondo, il De arte coquinaria del Maestro Martino da Como, cuoco del Patriarca di Aquileia nel Quattrocento. E anche il Conte Asquini di Fagagna si era impegnato nel Settecento a descrivere le qualità dell'amato Picolit. Leggere, studiare, scrivere, gustare, godere e far godere l'enogastronomia di queste terre ha radici lontane.
Ora, complice il Salone del Libro di Torino (che si chiude oggi) Agrapromo Friuli Venezie Giulia - l'azienda regionale che promuove i prodotti friulgiuliani - ha deciso di cominciare a costruire una vera e proria biblioteca enogastronomica del Friuli Venezia Giulia che raccolga e cataloghi tutta la bibliografia del gusto di queste terre e la faccia conoscere al mondo. La Regione, insomma, proporrà in futuro, nelle fiere dove sarà presente, non solo un bicchiere di Tocai Friulano e una fetta di pregiato Prosciutto di San Daniele, ma anche la possibilità di saperne di più sui prodotti agroalimentari del Friuli Venezia Giulia. E così due prodotti simbolo come il San Daniele e il Tocai possono essere serviti in maniera appropriata, sia nel bicchiere di vetro alla giusta temperatura e affettato al momento con una Berkel storica, che affiancati da volumi come "San Daniele, dal persuto al prosciutto" e "Il vigneto Friuli dall'arrivo dei Romani alla partenza del Tocai" di Claudio Fabbro, edito recentemente dal Ducato dei vini friulani. Cibi e vini da gustare e da sfogliare. I volumi del gusto torneranno poi a Torino per il grande appuntamento biennale con il Salone del Gusto, che occuperà Lingotto Fiere, dal 26 al 30 ottobre.
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