In Europa si continua a mangiare cibo sicuro, almeno sul fronte dei residui da pesticidi: secondo l’ultimo report dell’Efsa, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, più del 96% degli 84.657 campioni analizzati (misurando la presenza di 791 pesticidi diversi) è risultato nei limiti di legge, ed il 51% totalmente libero da residui quantificabili. I dati (riferiti al 2016), sono stati ricavati da campioni per la maggior parte provenienti da Paesi Ue (67%), poi da Paesi Terzi (26,4%), mentre per il 6,6% dei campioni non è stato possibile risalire all’origine. Irregolarità sono state trovate nel 2,4% dei prodotti provenienti dai Paesi Ue, e nel 7,2% dai Paesi non europei, a testimonianza di un sistema di regole che rende il cibo europeo più sicuro rispetto al resto del mondo. Con regole ancora più ferree per il cibo destinato all’infanzia: dei 1,676 campioni analizzati, il 98,1% è rientrato nei limiti di legge, e l’89,8% totalmente libero da residui. L’analisi dell’Efsa ha indagato anche il cibo biologico: dei 4,495 campioni, il 98,7% è risultato nei limiti di legge, l’83,1% senza alcun residuo.
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