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CIBO, LE CONTAMINAZIONI DOLOSE SONO IN CRESCITA IN TUTTO IL MONDO. LO DICE IL PROGETTO EUROPEO SECUFOOD (SECURITY OF EUROPEAN FOOD SUPPLY CHAIN)

Le contaminazioni dolose di cibo sono in costante crescita in tutto il mondo, e anche se non si può parlare di vero e proprio terrorismo, l’allerta deve essere sempre alta: a dirlo il progetto di ricerca europeo SecuFood (Security of European Food supply chain), di scena oggi a Roma al Ministero della Salute. L’indagine si è concentrata su 450 episodi dolosi di manipolazione degli alimenti, selezionati su oltre 1.000 eventi sospetti dal 1950 al 2008 in tutto il mondo. Il 58% dei casi di adulterazione del cibo con il preciso obiettivo di colpire la salute è avvenuto al livello del consumo, il 38% dei casi ha visto coinvolti la grande distribuzione (sia al dettaglio che all’ingrosso), i ristoranti e i locali pubblici. Il 4%, invece, è causato al momento della produzione, da personale interno alle aziende. A coordinare l’indagine, co-finanziata dal Direttorato Generale per la Giustizia, la Libertà e la Sicurezza della Commissione Ue, è stato l’italiano Roberto Setola, direttore del Laboratorio Sistemi Complessi e Sicurezza dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, con i Nas dei Carabinieri, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Navarra (Spagna) e la European Business Associates (Eba). Un allarme che riguarda tutti i settori merceologici, anche molto diversi tra loro sia per modalità di produzione che di distribuzione, come latte, yogurt, succhi di frutta, pane, olio, insalata in busta (la cosiddetta quarta gamma), pesce e alimenti per l’infanzia. Secondo la ricerca, questi crimini sono dovuti soprattutto a mitomani in cerca di attenzione mediatica, iniziative dimostrative, solitamente che non puntano a fare danni alla salute umana, fatte da organizzazioni non governative; “vendette” di personale interno alle aziende, e, seppur marginalmente, ad attacchi terroristici. Le strategie di difesa, secondo la ricerca, devono puntare sull’eliminazione dei punti vulnerabili della filiera, piani che chiamino in causa tutti i soggetti della catena del cibo, prevenzione e sorveglianza, e su punizioni esemplari ai colpevoli.

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