Una “riapertura” (dopo che l’edizione del 2020 era stata cancellata a causa della pandemia) che coincide con la ripresa dell’export dell’agroalimentare italiano con i dati Istat elaborati da Federalimentare che già riferiscono di una sostanziale tenuta nel 2020 (+0,1% nei primi 10 mesi) che dovrebbe evolvere in una crescita significativa nel primo semestre 2021. Riparte da qui, guardando al futuro del settore, “Cibus 2021”, il Salone Internazionale dell’Alimentazione che, inizialmente previsto dal 4 al 7 maggio, slitta dal 31 agosto al 2 settembre 2021 a Parma. Una nuova data per l’edizione n. 20, fissata da Fiere di Parma e Federalimentare, al termine di due sondaggi, uno tra le aziende espositrici e l’altro tra i buyer nazionali ed esteri, ovvero i protagonisti della fiera di riferimento dell’agroalimentare italiano, e dopo “una valutazione sul processo di vaccinazione in Italia - sottolineano - e l’organizzazione dei corridoi aerei per i buyer esteri”.
Un dato, quello dell’export, che lascia ben sperare su un cospicuo afflusso proprio di buyer internazionali, tanto che è stato allocato un budget record per favorire l’incoming (viaggi e permanenza dei buyer esteri), con i quali il dialogo non si è mai interrotto nei mesi più difficili della pandemia, grazie al consolidamento della piattaforma b2b My Business Cibus, ai webinar di Cibus Lab ed alla partecipazione di Cibus alla Fiera Food Hotel China di Shanghai, nel novembre 2020, e al prossimo Gulfood di Dubai il 21 febbraio 2021.
In un 2021 ancora con la pandemia, il calendario delle fiere internazionali non può che continuare ad essere “work in progress”, con la nuova data dell’evento-vetrina dell’agroalimentare nazionale che arriva dopo la conferma di Anuga, il più grande evento mondiale per il food & beverage, di scena a Colonia, in Germania, dal 9 al 13 ottobre 2021, rappresentando un primo segnale di un lento ritorno alla normalità, o almeno di un tentativo in tal senso.
Cibus 2021 sarà la fiera della ripartenza dell’agroalimentare italiano, la prima. Protagonisti, i nuovi prodotti che traineranno la ripresa dei consumi interni e dell’export internazionale, in tutte le merceologie: dai salumi ai formaggi, dalla pasta al pomodoro, dall’olio ai prodotti da forno, dal beverage al grocery, dai surgelati ai prodotti locali, e altro ancora. Sono attese 3.000 aziende espositrici italiane e saranno presenti tutti gli attori della filiera agroalimentare. La fiera rappresenterà dunque un’occasione per analizzare i grandi cambiamenti accelerati dalla pandemia, sia a livello produttivo sia a livello di consumi. I convegni saranno organizzati in una cornice unica e coerente, chiamata “Cibus Forum”, anche per sottolineare la continuità con quanto a Cibus Forum a settembre 2020.
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