02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CIFRE DA RECORD PER L’EXPORT ALIMENTARE MADE IN ITALY IN RUSSIA: IN 10 ANNI +565% IN VALORE (427 MILIONI DI EURO NEL 2011). IN TESTA TRA I MERCATI E CON IL VINO CHE FA LA PARTE DEL LEONE CON +36% NEL 2011 SUL 23% DEL 2000. PAROLA DI FEDERALIMENTARE

Cifre da record per l’export alimentare made in Italy in Russia. In 10 anni a +565%, passando dai 64,2 milioni di euro del 2000 si è arrivati ai 427 milioni di euro stimati per il 2011. La patria della vodka è in pole position fra i mercati più promettenti per l’export anche per il nettare di Bacco che fa la parte del leone con +36% del 2011 sul 23% del 2000. Parola di Federalimentare e del suo consigliere incaricato Luigi Scordamaglia dal seminario “Ingresso della Russia nel Wto: aspetti operativi ed effetti per le imprese italiane” promosso da Confindustria oggi a Roma. L’ulteriore chance per il made in Italy agroalimentare è rappresentata infatti proprio dall’entrata del Paese della Perestojka nella Wto (Word Trade Organization - Organizzazione Mondiale del Commercio).

“La Russia è fra i mercati più promettenti per l’export alimentare - ha detto Luigi Scordamaglia - dove da oltre un decennio si registra stabilmente, con la sola eccezione del 2009, una crescita a due cifre. Grazie a questo passo, dai 64,2 milioni di euro del 2000 si è arrivati ai 427 milioni di euro stimati per il 2011, una crescita del +565% contro l’87% segnato dal food and drink nazionale a livello mondo. Il peso del mercato russo all’interno dell’export alimentare nazionale - ha aggiunto Scordamaglia - è così raddoppiato nell’arco di dieci anni, passando dal 2,5% di inizio millennio al 5% dell’anno appena trascorso.

Nel solo 2011 - ha detto Scordamaglia - l’incremento specifico dell’export alimentare verso la Federazione Russa è stato del +27%, contro il +10% complessivo registrato dal settore nel resto del mondo. La parte del leone, come in altri Paesi, la fa naturalmente il vino, passato dal 23% del 2000 a oltre il 36% del 2011 del totale delle nostre esportazioni alimentari in questo Paese. La forte simpatia verso il made in Italy alimentare - ha proseguito Scordamaglia - ha portato inoltre molte imprese italiane a investire direttamente in Russia, con risultati eccellenti. L’imminente ingresso della Federazione Russa nel Wto, aprirà nuove, importanti opportunità che l’industria alimentare è pronta a cogliere. Soprattutto se ciò comporterà un’autentica liberalizzazione della distribuzione alimentare - ha concluso il consigliere di Federalimentare - la progressiva eliminazione delle restrizioni di accesso al mercato e l’adesione agli accordi per l’applicazione delle misure di tutela sanitaria e fitosanitaria”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli