02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CINA: 30 MILIONI DI EURO L’EXPORT DEI PROSCIUTTI DI PARMA E DI SAN DANIELE. LE PREVISIONI VALUTANO UN GIRO D’AFFARI CHE IN 3 ANNI POTREBBE ARRIVARE AD UN VALORE DELL’EXPORT PARI A 30 MILIONI DI EURO

Pur essendo un mercato dall’enorme potenziale, sui 1.150.000.000 di abitanti, la Cina rappresenta un mercato interessante per i prosciutti crudi stagionati d’Italia (Parma e San Daniele) soprattutto attraverso il canale horeca, ossia legato alla ristorazione e agli alberghi. I cinesi, infatti, sono abituati a mangiare carne cotta ma non stagionata, questo richiederà tempo per educarli al gusto dei nostri salumi e, su questo versante, presto verrà attivata una campagna di promozione a cura dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani.

Il target principale, all’inizio, sarà rappresentato dalla forte presenza di rappresentanti istituzionali, funzionari e manager stranieri nelle due città più popolate: Pechino e Shanghai. Solo a Shanghai, ad esempio, (tra cinesi e occidentali) si calcola che vivano 20 milioni di persone con reddito medio di circa 5.500 euro al mese, a dichiararlo è il dottor Forte, direttore dell’Ice di Shanghai.

“È ragionevole ipotizzare quindi che entro i primi 3 anni - si legge in una nota stampa di Assica - Associazione Industriali delle Carni - il valore dell’export dei prosciutti crudi di Parma e San Daniele, possa oscillare tra i 20 e i 30 Milioni di euro. Questo colloccherebbe la Cina al settimo posto nella classifica dei Paesi dove esportiamo i prosciutti crudi, superando il Giappone e la Svizzera”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli