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CINA: GLI AGRICOLTORI RIFIUTANO DI TRASFERIRSI IN CITTA’ E NON USANO LE NUOVE NORME PER AVERE GLI STESSI DIRITTI DEI CITTADINI PERCHE’ VIVONO MEGLIO NELLE ZONE RURALI. LO DICE IL “GLOBAL TIMES”

Una recente disposizione che consente agli agricoltori e ai residenti delle zone rurali di ottenere la residenza cittadina a Chongqing, nella Cina sud occidentale, non pare aver incontrato il favore della popolazione locale. Secondo il “Global Times”, infatti, sembra che molti ritengano che ci sono molti più vantaggi a rimanere residente nelle zone rurali. A luglio, il governo di Chongqing aveva annunciato la possibilità, per 10 milioni di agricoltori, di diventare cittadini entro il 2020, un provvedimento deciso per eliminare alcune disparità derivanti dal fatto che coloro che hanno una residenza agricola, la cosiddetta “hukou” agricola, non godono di una serie di benefici come l’istruzione, la sanità e alcuni altri vantaggi che invece sono garantiti nelle città.

Tuttavia, fino ad ora, solo 44.700 persone hanno deciso di avvalersi di questa possibilità. Secondo il “Beijing News”, molti agricoltori sostengono che i servizi sociali sono spesso migliori nelle campagne che nelle città, soprattutto dopo che il governo ha incrementato i sussidi concessi agli abitanti delle zone rurali e ha abolito la tassa sull’agricoltura. “Non mi interessa diventare residente di città - spiega Xiong Kaisheng, della contea di Kaixian - io conosco la vita di campagna, so come gestirla. Inoltre anche l’assistenza medica costa meno che in città. Diventare cittadino mi fa paura”. Chen Yue, membro dell’Accademia delle Scienze Sociali di Chongqing, ha detto al Beijing News che la popolazione di città risente di più della pressione dovuta al lavoro, alla ricerca e alla gestione della casa e ai problemi legati alle spese mediche.

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