Difficile capire se davvero la Cina, come mercato del vino, ha vissuto una sorta di “bolla” in questi ultimi anni, o se il rallentamento delle importazioni complessive dell’ultimo anno e mezzo siano solo un assestamento temporaneo, legato alle tensioni internazionali e alla frenata della crescita dell’economia cinese nel complesso. Fatto sta che secondo i dati della Cfna, la Camera di Commercio dell’Agroalimentare di Pechino, riporta il portale cinese specializzato Vino-Joy.com, il numero di importatori e distributori di vino attivi nel Paese è crollato dai 6.411 del 2018 ai 4.175, con quasi un’attività su tre che ha chiuso i battenti. Dati che arrivano dopo quelli sulle importazioni della China Association for Imports and Export of Wine Spirits, secondo cui le spedizioni enoiche verso la Grande Muraglia sono scese del 14% in quantità e del 19% in valore (ad 1,2 miliardi di dollari).
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