Cinque francobolli per celebrare i marchi storici dell’agroalimentare del Belpaese 

Sono cinque marchi storici del settore agroalimentare, tutte aziende espressione dell’eccellenza del Belpaese: ad Ambrosoli, Cirio, De Cecco, Santa Rosa e Vismara il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con Poste Italiane e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, dedicano una serie filatelica di cinque francobolli da collezione, che sono stati presentati oggi a Roma.
La serie fa parte delle “Eccellenze del sistema produttivo ed economico” e propone una serie di elementi figurativi tipici dei rispettivi Marchi Storici: per De Cecco, una spigolatrice, simbolo dell’azienda, spicca in primo piano sull’attestato della medaglia d’oro conquistata all’Esposizione Universale di Chicago nel 1893. Poi le bandiere italiana e americana, rappresentative dei due Paesi dove il prodotto è più amato e conosciuto; per Cirio, un manifesto d’epoca dell’azienda risalente agli Anni Venti del Novecento, realizzato dall’illustratore e pittore italiano Leonetto Cappiello; per Vismara, un cameriere serve in un piatto da portata alcune eccellenze dei salumi insaccati; per Santa Rosa, il logo è incastonato al centro dell’iconico vasetto, da cui, idealmente, esplode un vortice di frutta; per Ambrosoli, il caratteristico vasetto di miele svetta su alcuni fiori in cui un’ape raccoglie del nettare; sullo sfondo due bambini corrono felici su un prato.
“Con questa serie filatelica abbiamo voluto omaggiare imprese più significative del made in Italy - ha commentato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso  - la forza del sistema italiano sta proprio nei suoi marchi storici che rappresentano prodotti enogastronomici, artigianali e industriali a livello globale. Il riconoscimento Igp ha aumentato la consapevolezza del consumatore internazionale e oggi il marchio Made in Italy è riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di qualità. Oggi stiamo lavorando per valorizzare anche i manufatti artigianali e industriali che rendono unico il nostro tessuto imprenditoriale”.