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CIOCCOLATO: IN VIGORE IL DECRETO. OCCHIO A ETICHETTA PER QUELLO PURO

Da oggi il cioccolato puro, quello che contiene esclusivamente il burro di cacao senza altri grassi vegetali aggiunti, sarà riconoscibile per tutti. Lo prevede il decreto legislativo 178 del 2003 che permette solo a questo cioccolato la definizione di "puro". Gli altri prodotti potranno fregiarsi del titolo di "cioccolato" ma non potranno contenere più del 5% di grassi vegetali (che possono essere solo burro d'illipé, olio di palma, grasso o stereatina). Mentre quei prodotti, come la Nutella, che contengono più del 5% di grassi vegetali non potranno essere definiti cioccolato, ma (come del resto accadeva già prima) saranno dei semplici surrogati di cioccolato.
Ma agli appassionati del cioccolato puro fatto secondo tradizione, non basta. Adesso la battaglia ricomincia per far ottenere al miglior cioccolato artigianale la denominazione Specialità Tradizionale Garantita (Stg) "Antico cioccolato artigianale". Una tradizione artigianale italiana che unisce tutto lo stivale.
Il decreto, entrato in vigore, ha alle spalle una storia combattuta, in Italia ma anche il altri paesi come la Francia e il Belgio dove la tradizione del cioccolato è fra le più antiche e raffinate. In Italia al centro della battaglia c'era proprio la definizione del "cioccolato puro", abolita dal Governo nella proposta di legge "Comunitaria 2002" di recepimento della direttiva Ue, e reinserita poi grazie a un emendamento presentato dai Verdi su richiesta di Legambiente, Confartigianato e CNA.
Oggi le tre organizzazioni festeggiano il risultato ottenuto: "Una normativa - ha spiegato Fabio Renzi di Legambiente - che tutela il cioccolato di qualità più di quanto facciano in altri paesi europei come la Francia che, nonostante la sua tradizione e la forza delle organizzazioni, non è riuscita a tutelare il "cioccolato puro" quanto l'Italia".


La legge - Come è definito lo cioccolato puro
La norma che tutela il "cioccolato puro" prevista dal decreto legislativo 12 giugno 2003, è l'articolo 6: "I prodotti di cioccolato che non contengono grassi vegetali diversi dal butto di cacao fatta eccezione per il ripieno diverso dai prodotti di cacao e cioccolato, possono riportare nell'etichettatura il termine "puro" abbinato al termine "cioccolato" in aggiunta o integrazione alle denominazioni di vendita oppure la dizione "cioccolato puro" in altra parte dell'etichetta".
I prodotti di cioccolato che invece contengono grassi vegetali diversi dal burro di cacao in misura non eccedente il 5% devono indicare in etichetta la dicitura "contiene altri vegetali oltre al burro di cacao" Per "prodotti di cioccolato" il decreto intende, definandone caso per caso le composizioni: il cioccolato, il cioccolato al latte, cioccolato comune al latte, cioccolato bianco, cioccolato ripieno, chocolate a la taza, chocolate familiar a la taza, cioccolatino o pralina. I grassi vegetali ammessi per il cioccolato non puro in quantità non superore al 5% sono: il burro d'illipé, l'olio di palma, il grasso e stearina di Shorea robusta, il burro di karité, il burro di cocum, il nocciolo di mango.
Il decreto prevede anche una serie di sanzioni amministrative, che variano dai 3.000 agli 8.000 euro, per chi utilizzi la denominazione di vendita di "cacao" e "cioccolato" per prodotti non conformi alle caratteristiche stabilite dal decreto, la stessa sanzione è prevista per chi non riporti in etichetta la dicitura "contiene altri grassi vegetali oltre il burro di cacao" quando il cioccolato contiene grassi vegetali diversi dal burro di cacao entro il 5% o per chi usi illecitamente il termine "cioccolato puro". Sono poi previste sanzioni amministrative pecuniarie, dai 1.000 ai 5.000 euro, per chi usa più del 5% di grassi vegetali e per chi usa sostanze aromatizzanti che imitano il sapore del cioccolato e delle sostanze grasse del latte.

L’idea - Un circo per promuovere lo cioccolato puro
Clown, giocolieri, trapezzisti e domatori scendono sulla pista del Choco Circus per difendere il cioccolato "puro", quello senza prodotti vegetali aggiunti ad eccezione del burro di cacao e che da domani sarà riconoscibile dalla denominazione "cioccolato puro in etichetta". Lo spettacolo sarà uno degli avvenimenti della stagione autunno/inverno e girerà fra le piazze d'Italia da ottobre 2003 all'aprile 2004.
Il "ChocoCircus" è il primo circo al mondo interamente dedicato al Cioccolato e partirà da Pisa il 9 ottobre. Il ChocoCircus nell'Italia dei Dolci è prodotto da Eurochocolate in collaborazione con CNA, Confartigianato, Legambiente e il Touring Club e ha l'obiettivo di difendere il cioccolato puro.
Tra i numeri che saranno proposti la Donna Cannolo, la Domatrice di Pasticceri, le fantasie dei Chocolieri, la Chocoequilibrista e i Chocolown: "Con questa iniziativa - ha detto Eugenio Guarducci, ideatore e presidente di Eurochocolate presentando il Chococircus - vogliamo divendere il ciccolato puro e le ragioni di coloro che hanno a cuore la storia e la cultura di questo prodotto. ragioni che non sono state ascoltate nel recente passato ma che ancora oggi possono essere utili per tutelare uno degli alimenti più amati del nostro Paese dove nel giro degli ultimi dieci ani i consumi medi procapite sono raddoppiato passando da 2 a 4 chilogrammi". "In linea con questo spirito, Eurochocolate (le date già fissate: a Pisa, dal 9 al 12 ottobre, e, a Perugia, dal 18 al 26 ottobre) - ha detto Guarducci - non consentirà la presenza di quelle aziende che sfrutteranno il lasciapassare che l'Ue ha deciso di concedere con l'introduzione dei grassi vegetali in sostituzione del burro di cacao".

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