02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CITTÀ DEL VINO: L’ABOLIZIONE TOTALE DELL’IMU È DEMAGOGIA. SOLO L’IPOTESI DI SOSPENSIONE GENERA INCERTEZZA E DISORIENTAMENTO. SONO A RISCHIO I BILANCI DEI COMUNI CHE SARANNO COSTRETTI A TAGLIARE NUOVAMENTE I SERVIZI PER I CITTADINI

Non Solo Vino
Il presidente di Città del Vino Iadanza

L’abolizione totale dell’Imu, Imposta Municipale Unica, è demagogica e non può essere una priorità. La stessa ipotesi di sospensione, annunciata, genera incertezza e disorientamento. La sua abolizione danneggerebbe in modo pesante i bilanci dei Comuni, anche quelli a grande vocazione agricola e vitivinicola, che saranno costretti ad effettuare nuovi tagli ai servizi (assistenza socio-sanitaria, sostegno alle persone più deboli e bisognose, trasporto pubblico, trasporto scolastico, ecc.) o aumentare le tariffe. Così le Città del Vino sul dibattito che in questi giorni incalza sull’Imposta Municipale Unica.
“La discussione intorno all’abolizione dell’Imu - sottolinea il presidente delle Città del Vino Pietro Iadanza - assume toni strumentali. Si dica con chiarezza con quali soldi si vogliono far funzionare i Comuni. Nelle condizioni in cui siamo, più che abolirla, l’Imu dovrebbe essere più equa e giusta. I Comuni italiani sono allo stremo, a causa dei tagli subiti, nel corso degli anni, da parte dei Governi, questo ne condiziona sempre più il potere di controllo e di gestione del territorio. Mancano le risorse per investimenti, infrastrutture, servizi. Rivolgo un appello - conclude Iadanza - al neo Ministro Del Rio, ancora presidente dell’Anci: il Governo chiarisca in fretta cosa vuole fare. Lui è sindaco, e sa di cosa sto parlando”.
Info: www.terredelvino.net

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli