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Civiltà del bere

Nel 2024 Civiltà del bere festeggia il suo 50° compleanno. Abbiamo chiesto ai tanti amici della rivista di dedicare un pensiero, un augurio o un ricordo che li lega alla testata… Cara Civiltà del bere, 50 anni è un traguardo importante, di cui andare fieri. Posso dire di averli vissuti camminandovi a fianco, dal periodo pionieristico del vino italiano, che finalmente s'affacciava al mondo, al suo rinascimento nel segno della qualità e della scoperta delle vocazioni territoriali, fino al grande e sentito successo attuale di pubblico e critica. Grazie ad Alessandro, degno erede di Pino Khail, la cui voce, anche oggi, sarebbe preziosa per indicarci nuove prospettive di fronte alle tante e complesse sfide che ci attendono. Marilisa Allegrini
Quando sfoglio le pagine di Civiltà del bere penso inevitabilmente a Pino Khail che, con questa rivista e con tutte le attività ad essa collegate, è stato un protagonista del Rinascimento del vino italiano nel mondo a cui noi produttori dobbiamo molto. Piero Antinori
Papà mi raccontava dei primissimi viaggi per il mondo con Pino Khail a promuovere il vino italiano quando era sconosciuto non solo Oltreoceano ma anche in patria, e a stringere amicizie e alleanze con altri produttori, che hanno permesso di raggiungere importanti traguardi. Mi parlava degli incontri in cantina e sulla terrazza di casa nostra con un giovanissimo Alessandro che iniziava ad affiancare il nonno e che avrebbe portato avanti la stessa missione. Ci auguriamo che la nostra amicizia speciale possa continuare con la stessa forza e determinazione e con lo spirito pionieristico che ha caratterizzato i nostri fondatori. Federica Boffa - Pio Cesare
Congratulazioni a Civiltà del bere, che negli anni ‘70 ha intuito il potenziale della nuova enologia italiana nel mondo. Grazie per aver consentito a Masi di essere tra i pionieri del successo che ne è seguito. Sandro Boscaini - Masi Agricola
Era il 2 aprile 2000, conservo ancora il poster: “I Grandi Vini del cuore”, rigorosamente al femminile. La mia prima degustazione organizzata in occasione del 34° Vinitaly a Verona da Civiltà del bere con l’Associazione nazionale Le Donne del Vino. Io, appena ventitreenne, e altre nove colleghe illustri e con più esperienza. Emozione indescrivibile e il grande Pino Khail che dirigeva l’orchestra. Con voi è stato il mio ingresso in questo magico mondo del vino. Valentina Argiolas
Civiltà del bere è stata la prima rivista specializzata del settore in Italia dove si parlava di qualità. In questi 50 anni si è adeguata a una comunicazione moderna e professionale. Luca Cuzziol
Civiltà del bere è la pubblicazione enologica più classica nel panorama italiano, l’equivalente della Revue in Francia. Ci sono. passate firme fondamentali, e manifestazioni (anche itineranti) dedicate al vino italiano sono state inventate negli anni ‘70 dal suo fondatore Pino Khail. Oggi il nipote Alessandro ha preso il timone della rivista, rinnovandola e rilanciandola, ed è sempre più bella. Daniele Cemilli - DoctorWine
Ci sono state persone illuminate che hanno cambiato il corso della storia del vino. Pino Khail è stata una di queste. Civiltà del bere e Marchesi Frescobaldi sono cresciute insieme. Le nostre realtà sono legate da sentimenti di stima radicati da anni di collaborazioni con chi è stato onesto, intelligente, professionale e amico. Tutti valori che Pino Khail ha passato ad Alessandro e alla redazione. Lamberto Frescobaldi
Ad Alessandro e a tutta la redazione di Civiltà del bere auguro un felice 50° anniversario. Continuate a deliziarci con le storie appassionanti che hanno reso ogni vostra pagina un sorso di eccellenza. Marina Cvetié • Masciarelli
Da Pino Khail ad Alessandro Torcoli, alla guida di giornalisti e collaboratori eccellenti. Decenni di competenza e precisione, hanno fatto di Civiltà del bere un'istituzione nella comunicazione del vino. Raffaele e Paolo Librandi
50 anni di Civiltà del bere, un miracolo del quale il mondo del vino ha largamente beneficiato. Da Pino ad Alessandro, il ricambio perfetto. Grazie. Angelo Gaja
Complimenti e auguri ad Alessandro per aver condotto egregiamente la rivista che ha raccontato la storia del vino italiano, creata dall’indimenticabile Pino Khail e portata al grande traguardo dei 50 anni. Giovanni Folonari
Ho sempre stimato e apprezzato la visione agnostica e la profondità di pensiero di Civiltà del bere. Le letture che ci proponete si contraddistinguono per una componente critica di spessore che contribuisce alla nostra crescita e arricchimento professionale. Andrea Lonardi - Master of Wine
Un brindisi ai 50 anni di Civiltà del bere e del Museo del vino di Torgiano. Entrambi, con passione, educano al bere consapevole e a scoprire le emozioni nel calice. Chiara Lungarotti.
Da 50 anni Civiltà del bere celebra il lavoro di vini e vignaioli con passione e maestria. Auguri per questo mezzo secolo di eccellenza. Anselmo Guerrieri Gonzaga • San Leonardo
Civiltà del bere mi riporta all’adolescenza nell'azienda di mio padre Michele. Ha rappresentato il primo incontro con i personaggi storici del vino italiano. Tuttora la leggo con grande piacere. Luigi Moio - presidente Oiv
Anche grazie a Civiltà del bere e al suo storico direttore Pino Khail, il giornalismo del vino racconta un settore fondamentale culturalmente, prima ancora che economicamente, per l’Italia. Alessandro Regoli WineNews
Nel segno di Pino Khail, 50 anni di successi e un futuro radioso che si esprime nella continuità della guida di Alessandro. Giuseppe Meregalli
Pino Khail, pioniere del giornalismo di cronaca del vino, è stato un maestro per tutti noi che dobbiamo sentirci un po’ anche suoi eredi. Grazie Civiltà del bere. Auguri. Giulio Somma - Corriere Vinicolo
Civiltà del bere e Pasqua Vini: legati dall’amore per il vino e dalla passione per la cultura enologica. Umberto, Riccardo e Alessandro Pasqua
Auguri a Civiltà del bere che da 50 anni racconta la cultura, la bellezza e le persone del vino. Una visione avanguardistica ai tempi, ma vincente ancora oggi. Sandra Sartor - Ruffino
In 50 anni Civiltà del bere ha costruito con costanza e professionalità un ponte narrativo che unisce noi produttori al pubblico di enoappassionati e operatori. Willi Stürz - Cantina Tramin
Era il 1988 quando conobbi Pino Khail e la sua creatura Civiltà del bere, e da subito l’ho considerata un autentico gioiello nel panorama delle riviste dedicate al settore vitivinicolo e all'enogastronomia. Buona fortuna Civiltà del bere. Eugenio Sartori • Vivai Cooperativi Rauscedo
Brindo a questa tappa importante:50 anni di una rivista che sa raccontare con professionalità e competenza il mondo del vino italiano, avendo iniziato quando nessuno ancora lo faceva, che sa promuovere sempre la qualità, che sa intercettare le novità enologiche che il futuro prospetta e che comprende e sostiene l’impegno e la fatica di noi produttori. Brindo ai prossimi 50 anni, che siano luminosi ed effervescenti. Cin Cin. Angela Velenosi
Civiltà del bere, fin dal suo esordio, ha focalizzato l’attenzione sulla specificità dei territori e della sua gente diventando modello per la comunicazione dei vini. Ornella Venica

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