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“CLAMOROSO AL CIBALI”, O MEGLIO, AL LINGOTTO: AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO, L’EVENTO DI SLOW FOOD CHE RIUNISCE IN PRODUTTORI “BUONI, PULITI E GIUSTI”, SCOPERTO DA CARABINIERI E CONSORZIO UN PRODUTTORE DI FALSA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP

“Clamoroso al Cibali”, o meglio, al Lingotto: al Salone del Gusto di Torino, l’evento topico di Slow Food che riunisce in produttori “buoni, puliti e giusti” dell’eccellenza enogastronomica made in Italy, ce n’era anche uno che, almeno giusto (probabilmente sfuggito anche alla selezione degli espositori della “Chiocciolina”), non le era fino in fondo. Al punto che gli agenti vigilatori della sezione ispettiva del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, in collaborazione con i militari del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari (Nucleo Antifrodi di Parma), hanno sequestrato, tra gli stand, materiale promozionale in cui veniva pubblicizzata falsa mozzarella di bufala campana. Il sequestro amministrativo ha riguardato biglietti da visita, depliant e cartelli espositivi recanti tutti la dicitura “Mozzarella di Bufala Campana”, esposti da un produttore non autorizzato dal Consorzio di Tutela all’interno del suo stand, dove vendeva mozzarella di latte di bufala spacciata per mozzarella di bufala campana, sfruttando così in maniera ingannevole la denominazione.

“L’attività di vigilanza del Consorzio - commenta il presidente, Domenico Raimondo - è costante da nord a sud dell’Italia, come dimostra questa nuova iniziativa. L’obiettivo è innanzitutto quello di tutelare i consumatori su quanto realmente acquistano e poi di ribadire che la mozzarella di bufala campana è l’unica in commercio che può vantare il marchio Dop. Sul tema della contraffazione e degli inganni, abbiamo avviato da tempo una stretta collaborazione con le forze dell’ordine, a cui va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso contro ogni forma di illecito”.

L’operazione del Consorzio e dei carabinieri arriva a poco più di un mese di distanza da un altro sequestro effettuato in un caseificio-pizzeria in provincia di Milano, che pubblicizzava la produzione e la vendita di una sedicente “mozzarella di bufala lombarda”, usando però il logo della Dop Mozzarella di Bufala Campana.

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