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CLIMA: RECORD STORICO DI PRIMIZIE IN BUSTA DELLA SPESA. LO DICE LA COLDIRETTI. MA ATTENZIONE AI COCOMERI DELL’ALTRO EMISFERO, ALLE CILIEGIE DALL’ARGENTINA E AI CARCIOFI EGIZIANI

“E’ boom di primizie sui banchi di verdure e ortaggi dove è possibile trovare una varietà di offerta Made in Italy come mai nel passato per effetto del caldo record che ha provocato un anticipo ed un allungamento dei cicli produttivi nelle campagne. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che il risultato dell’inverno più caldo degli ultimi due secoli è anche l’aumento della possibilità di scelta tra le piu’ disparate produzioni di verdure nazionali: dalle fave ai piselli, dai carciofi a tutte le insalate a pieno campo, dalle lattughe alle scarole fino alle indivie, ma anche peperoni, cavolfiori, broccoli, asparagi, finocchi e pomodori.
Si è verificato nelle campagne un anticipo di maturazione variabile tra i 20 giorni ed i due mesi, a seconda delle coltivazioni, ed oggi - sottolinea la Coldiretti - sono già disponibili per l’acquisto piselli e fave che normalmente accompagnano le scampagnate del primo maggio. Se la raccolta del carciofo romanesco che è arrivata 40 giorni prima del solito sta per terminare, le fragole in anticipo di 20 giorni si trovano già in piena produzione mentre un mese prima del normale calendario di raccolta arriveranno, probabilmente già ad aprile, le ciliegie dal mezzogiorno ed a seguire albicocche e pesche.
Si tratta - continua la Coldiretti - di una opportunità unica per i consumatori che possono scegliere di acquistare produzioni nazionali “fuori stagione” e a prezzi che dovrebbero essere convenienti, considerato che in campagna agli agricoltori vengono pagati pochi centesimi al chilo, con un crollo delle quotazioni rispetto al passato che mette a rischio il futuro di molte aziende. La possibilità di rifornirsi di prodotti freschi, genuini ed essenziali per la dieta assume un particolare valore per difendersi con una giusta alimentazione ricca di vitamine dall’annunciato arrivo del maltempo che interesserà l’Italia per tutta la prossima settimana con vento, freddo e gelo che potrebbe causare gravi danni alle coltivazioni. Si tratta - precisa la Coldiretti - di una situazione difficile per le imprese agricole italiane aggravata spesso dalla mancanza di trasparenza nelle informazioni di vendita con prodotto importato dall'estero che viene spacciato per italiano, nonostante sia obbligatorio per l'ortofrutta indicare in etichetta l'origine, la varietà e il livello qualitativo.
E il rischio truffa è in agguato in questi giorni dove spesso vengono “spacciate” come primizie nazionali produzioni importate dall’altro emisfero come i cocomeri o le ciliegie provenienti dall’Argentina, ma anche carciofi egiziani, aglio cinese, fagiolini del Senegal e arance spagnole. Un inganno che impedisce di fare scelte consapevoli, tenuto conto che si tratta di paesi che spesso non danno le stesse garanzie di rispetto delle norme igienico sanitarie e che in Italia, dall'analisi Coldiretti sugli scambi commerciali, c'è una probabilità su dieci di consumare frutta e verdura di origine non nazionale.

Le primizie di stagione anticipate in tutta Italia (Prodotto, Raccolta, Anticipo)
Insalate verdi (lattuga, cappuccina, radicchio ...) ... in corso 30 giorni
Spinaci, bieta, cicoria ... in corso 30 giorni
Piselli, fave ... in corso 45 giorni
Carciofo romanesco ... quasi terminata 40 giorni
Fragole ... in corso 20 giorni
Pesche, albicocche, ciliegie ...i n fioritura 30-40 giorni
Fonte: Elaborazione Coldiretti. I dati si riferiscono a valori medi e per prodotto nazionale di campo

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