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COLDIRETTI: AUMENTA LA SPESA EFFETTUATA DIRETTAMENTE IN CAMPAGNA PER SETTE ITALIANI SU DIECI E DUE SU TRE ACQUISTANO CIBI GARANTITI OGM FREE (+10 %)

Di fronte al caro prezzi si riducono i consumi per i canali di vendita tradizionali mentre aumentano quelli che consentono di tagliare le intermediazioni e garantire la qualità e genuinità del prodotto come gli acquisti diretti dagli agricoltori con una valore della spesa in “campagna” che nel 2007 hanno raggiunto il fatturato record di 2,5 miliardi di Euro. Nel 2007, sette italiani su dieci hanno fatto almeno una volta acquisti direttamente dal produttore agricolo giudicandoli in maggioranza convenienti con un risparmio atteso del 30%. Nel 2007 sono saliti a 57.530, con un aumento boom del 48% sul 2001, i frantoi, le cantine, le malghe e le cascine dove è possibile comperare direttamente, secondo il rapporto dell’Osservatorio sulla vendita diretta delle aziende agricole promosso da Coldiretti e Agri2000. E i prodotti maggiormente acquistati - continua la Coldiretti - sono nell’ordine la frutta e verdura (il 28%), il vino (il 37%), l’olio (il 20%), i formaggi (l’11%), le carni e i salumi (l’8%) e il miele (il 3%). Contro gli aumenti record nel 2008 debuttano anche in Italia i mercati esclusivi degli agricoltori, i cosiddetti farmer market, dove è possibile fare la spesa direttamente senza intermediazioni per combattere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola, grazie all’entrata in vigore del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 301 del 29 dicembre 2007. A partire dal 2008, tutti i Comuni hanno la possibilità di avviare mercati gestiti dagli agricoltori localizzati anche in zone centrali e con frequenza giornaliera, settimanale o mensile a seconda delle esigenze locali e secondo le stime dell’Osservatorio sulle vendite dirette promosso dalla Coldiretti, potrebbero essere aperti mercati degli agricoltori in 400 città con la partecipazione esclusiva di 8.000 aziende agricole in grado di offrire prodotti alimentari con la migliore convenienza nel rapporto tra prezzi e qualità.

Sempre secondo Coldiretti, due italiani su tre hanno acquistato cibi garantiti per l’assenza di organismi geneticamente modificati (Ogm free) con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Sono soprattutto i giovani sotto i 34 anni (75%) e i laureati (78%) a scegliere i cibi garantiti in etichetta per l’assenza di Ogm.

Si tratta della conferma - sottolinea la Coldiretti - che tra i consumatori italiani prevale un atteggiamento di ostilità per i prodotti alimentari contenenti Organismi geneticamente Modificati con un’ampia maggioranza che ritiene che siano meno salutari rispetto ai prodotti tradizionali (57%), diffida della loro artificialità (61%), temendo conseguenze dannose per la salute, e non ravvisa in essi un maggior potere nutrizionale (60%).

Un orientamento che tende a consolidarsi nel tempo e che dimostra - conclude la Coldiretti - come la crescente opposizione al biotech nel piatto in Italia ed in Europa non sia il frutto di una scelta ideologica ma economica a tutela dell’impresa per una agricoltura che guarda al mercato e risponde alle domande dei cittadini, che chiedono di consumare alimenti di qualità, non omologati e con un forte legame territoriale.

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